Le cime aspre e innevate delle Alpi, meraviglia della natura, e ai loro piedi un avvicendarsi di umanità sperante e disperata che rincorre la vita. Tutto si muove intorno a quella valle ferma a sorvegliare, la Val di Susa, confine fra Italia e Francia, terra di transito oggi come ieri, come sempre, e quindi anche terra di speranza per quell’incessante viavai di migranti che non conosce soste dettate dall’alternarsi delle stagioni o dallo scorrere delle ore. Notte e giorno, estate e inverno, c’è traccia di ogni movimento possibile in "Oltre la Valle", film documentario (80 minuti) diretto dalla pistoiese Virginia Bellizzi che, dopo il debutto nel novembre scorso in anteprima al 41esimo Torino Film Festival nella sezione Concorso documentari italiani, sta aprendosi alla strada della distribuzione battendo ancora il sentiero dei festival. "L’idea nasce da lontano ed è diventata progetto grazie ai contributi di Ministero della cultura e della Torino Piemonte Film Commission – spiega Bellizzi -. Il tema è quello delle migrazioni e delle terre di frontiera, in questo caso il confine tra Piemonte e Francia localizzato appunto in Val di Susa, valle dalle mille anime. Perno del racconto sono il Rifugio Fra Massi e le zone dell’attraversamento. Abbiamo documentato i movimenti nell’arco di un inverno e di un’estate, volendo così dar testimonianza di un flusso che non si arresta mai, che non conosce ostacoli dettati dal clima o dal tempo. Volevamo proporre un affresco, raccontare la coralità che si innesca tra volontari-operatori e migranti, rappresentando anche l’altra faccia della Valle, quella animata da turisti e persone che vivono in uno stesso luogo pur senza incrociarsi. Quindi anche tante contraddizioni tra la frontiera, i diritti e la bellezza sfacciata del contesto naturale. È stata un’esperienza forte da ogni punto di vista, umano compreso, la prova della forza di una spinta che punta dritto alla vita".
Il documentario ha di recente ottenuto un premio al Glocal Film Festival di Torino ed è stato selezionato al festival Sguardi Altrove di Milano ed è sulla strada dei festival, in un percorso dal basso, che prosegue il suo cammino con la speranza di raggiungere anche Pistoia. Virginia Bellizzi, 38 anni, divisa tra Roma e Milano, ha lavorato per varie società di produzione cinematografica e televisiva, e come creativa per la pubblicità. Ha scritto e diretto cortometraggi indipendenti che hanno partecipato a festival nazionali e internazionali. Il cortometraggio "Silent" ha vinto il Festival Escamontage, Ivelise Cinefestival, Valle d’Itria Corto Festival, è stato finalista al Los Angeles Cinefest ed è stato selezionato per la selezione ufficiale del Festival di Spello, Corto Villese, Ortigia Film Festival, Inventa un Film. Il cortometraggio documentario "The other side", sulla storia di una giovane donna italiana di origine bengalese, ha vinto il premio della giuria al Festival internazionale Prospettive 2019, e la menzione speciale al Festival Docucity di Milano nel 2022. Il documentario "Oltre la valle" è il suo primo lungometraggio.
linda meoni