Linea Gotica, Corridoio nella Storia. I cimeli e le foto alla villa Smilea

La mostra realizzata grazie al contributo di molti: c’è anche la lettera di un soldato morto a Stalingrado

Linea Gotica, Corridoio nella Storia. I cimeli e le foto alla villa Smilea

Alcuni dei collezionisti, che hanno. donato il. materiale per allestire la mostra

Si intitola "Corridoio nella storia" una ricca e interessante raccolta di reperti e materiali della Linea Gotica che sarà visitabile nei locali seminterrati della villa Smilea di Montale in quattro serate del mese di settembre, la prima delle quali è in programma il prossimo martedì dalle 18 alle 21 in occasione della manifestazione Giallo al Castello. Si tratta di un vero e proprio museo dedicato ad un periodo della seconda guerra mondiale in cui l’appennino pistoiese e quello montalese in particolare furono teatro di alcune delle battaglie più importanti, quella di Poggio Alto e quella di Pozzo del Bagno che aprirono la strada agli alleati verso la liberazione anche dell’Italia del nord. La raccolta di reperti si deve ad un’idea di Gianni Garbesi, un cittadino montalese appassionato di storia locale, che è stata realizzata grazie all’impegno del Gruppo Trekking della Croce d’Oro e alla collaborazione del Comune che ha messo a disposizione dei locali di villa Smilea che da lungo tempo erano inutilizzati. I materiali raccolti sono tanti e di molteplice natura, da elmetti e capi di vestiario a oggetti della vita quotidiana dei soldati, fino a lettere autografe di un soldato pistoiese morto a Stalingrado. I reperti sono stati riuniti ed esposti grazie alla concessione di alcuni collezionisti che li hanno messi a disposizione gratuitamente con la formula del comodato d’uso. I collezionisti autori della generosa concessione sono Michele Lucchesi, Mauro Branchetti, Spartaco Nesi, Gianluca Giorgi, Riccardo Ferri e anche Mario Pereira, il figlio di Manuel Pereira a cui si deve la creazione del cimitero brasiliano di San Rocco. Tutti i materiali sono corredati da testi che ne spiegano l’origine e il contesto. Tra le cose esposte nella mostra c’è anche la divisa militare dello stesso Manuel Pereira. Si tratta quindi di oggetti carichi di significato e capaci di evocare molte emozioni nei visitatori perché permettono di comprendere più di qualsiasi racconto la situazione storica e la condizione umana di chi l’ha vissuta. La mostra sarà aperta in coincidenza con le serate del ciclo "Giallo al castello", il 3 settembre dalle 18 alle 21, il 13 dalle 19,30 alle 21, il 18 dalle 19,30 alla fine della serata che prevede anche una cena, il 20 dalle 19,30 alle 21.

Giacomo Bini