REDAZIONE PISTOIA

L’intelligenza artificiale in aula . La nuova sfida dell’Avvocatura. Il valore della difesa d’ufficio

Fondazione per la Formazione Forense, lezione inaugurale del corso intitolato a Casciani. La presidente dell’Ordine Cecilia Turco: "Un lavoro duro, ma di grande rilevanza sociale". .

L’avvocato Cecilia Turco

L’avvocato Cecilia Turco

E’ un argomento di grandissima attualità quello che l’Avvocatura pistoiese si prepara ad affrontare nella lezione che inaugura il corso sulle difese d’ufficio intitolato a Claudio Casciani, un maestro per tutti. La lezione si intitola "L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla giurisprudenza e sul processo penale", un terreno che deve essere ora esplorato anche nelle aule dei tribunali. Il corso è organizzato dalla Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Pistoia, presieduta dall’avvocato Massimo Brancoli, con la Camera Penale di Pistoia. La difesa d’ufficio è un tema di primaria importanza come sottolinea per noi la presidente dell’Ordine, l’avvocato Cecilia Turco.

"Gli avvocati iscritti nelle liste dei difensori di ufficio sono attualmente 143. Per essere iscritti occorre aver partecipato a un corso di formazione biennale presso il Consiglio dell’Ordine e organizzato dalla Fondazione Forense con la collaborazione della Camera Penale, oppure avere almeno cinque anni di iscrizione all’albo con esperienza nel settore penale. Al termine del corso è previsto un vero e proprio colloquio abilitante. La difesa di ufficio – osserva la presidente – è un esempio della funzione sociale dell’Avvocatura, poichè ogni persona accusata di un reato ha diritto di essere difesa e non può stare da sola nel processo. Il difensore ha il dovere di essere preparato e i difensori di ufficio non possono mai essere considerati difensori di serie “b“. Intervengono spesso nei processi per reati contro la persona come maltrattamenti, stalking, percosse e nei reati contro il patrimonio come le truffe e furti. Più della metà dei processi che si celebrano nel nostro circondario sono svolti con i difensori di ufficio, che spesso hanno difficoltà di contatto con l’assistito e devono, comunque, impostare una difesa effettiva. Un lavoro duro – conclude la presidente Turco – difficilmente retribuito, ma di grande valore sociale". L’evento si svolge nei nuovi locali della Fondazione Forense, in vicolo dei Pedoni 1, angolo con via Abbi Pazienza, venerdì 14 marzo dalle 15 alle 18. "L’intelligenza artificiale – si legge nella presentazione –, per il suo ineludibile impatto sulla realtà, sulle conseguenze penali delle condotte e poi sul processo, è tema con cui tutti i difensori delle persone imputate – e ancor prima difensori di diritti – sono chiamati a prendere confidenza. Discuteranno sul tema relatori di significativo profilo che onorano la Fondazione della loro presenza e disponibilità". Sono il professor Michele Papa, ordinario di diritto penale all’Università di Firenze e membro del Consiglio Superiore della Magistratura che parlerà su: "La fattispecie penale nel tempo dell’intelligenza artificiale" e l’avvocato Marisa Marraffino del foro di Milano, esperta in reati informatici, che si occuperà degli aspetti del decreto 1146 del 2024 (Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale): "Luci e ombre, prospettive concrete". Ad aprire il pomeriggio la presidente Turco. Moderatori saranno l’avvocato Francesco Campigli, del direttivo della Fondazione Forense e l’avvocato Daria Bresciani, presidente della Camera Penale di Pistoia.

lucia agati