LISA CIARDI
Cronaca

Lite Giani-Misericordie "Offesi i nostri volontari"

Il coordinamento fiorentino contro il governatore. L’imbarazzo del Pd. Il capogruppo in Regione: "Immenso patrimonio". L’opposizione attacca

di Lisa Ciardi

Lo scontro fra le Misericordie della Toscana e il presidente della Regione, Eugenio Giani, divide la politica e le associazioni di volontariato. All’origine, la lettera del presidente toscano delle Misericordie, Alberto Corsinovi, per lamentare la lontananza della Regione e per annunciare una protesta pubblica, il 25 settembre. Un attacco al quale il governatore ha risposto accusando le Misericordie, in un’intervista al Corriere Fiorentino, di essere "aziende, più che volontari". "Le parole del presidente Giani offendono migliaia di fratelli e sorelle che giornalmente svolgono tantissimi servizi – ha detto il presidente del Coordinamento fiorentino delle Misericordie, Andrea Ceccherini – . Se siamo arrivati a questo punto è perché qualcuno non ha rispettato le intese. Riteniamo che le parole di Giani siano solo un maldestro e offensivo tentativo di uscire dall’imbarazzo. Auspichiamo che si tratti di un equivoco: in caso contrario, ci aspettiamo parole di chiarimento e magari di scusa". E l’imbarazzo c’è sicuramente nel Pd. "Il volontariato è una ricchezza e una peculiarità toscana – dice il presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni –. Una realtà preziosa, complessa e non certo paragonabile a un’azienda". Di "immenso patrimonio, che merita un ringraziamento delle istituzioni" parlano il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli e il coordinatore della segreteria regionale Massimiliano Pescini, mentre Stefano Scaramelli (Italia Viva) lancia "un appello perché venga accolto il loro grido d’allarme". Vanno all’attacco le opposizioni: "Giani dimentica chi è stato in prima linea durante la pandemia" dicono Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia). "Le Misericordie hanno combattuto dal primo istante contro il Covid – commenta Marco Stella (Forza Italia) – La Regione ha accumulato verso di loro debiti per 2 milioni". La vicenda intanto divide anche il volontariato. "La Croce Rossa nulla ha che a vedere con questa manifestazione – ha scritto alle associate il direttore regionale della Cri, Pasquale Morano –. La Regione, con la Croce Rossa, è in perfetta sintonia e parlare di queste manifestazioni appare assurdo e anacronistico". Invitano al dialogo le Pubbliche assistenze: "Anpas è da sempre a fianco di Misericordie e Cri – ha commentato il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini –. Insieme abbiamo messo in piedi il sistema dell’emergenza in Toscana. Non siamo aziende né fornitori come ci si vorrebbe far passare, ma il nostro appello è di abbassare i toni. Tutti senza distinzione. E pensare all’obiettivo primario: aiutare i nostri concittadini a uscire dalla pandemia".