
Lo spettro della droga Sequestrato e picchiato per un presunto debito "Dacci 30mila euro"
Ha fatto un piacere ad una persona che conosceva, prendendo un pacco senza sapere che cosa contenesse e lasciandolo poi in un luogo, che gli era stato indicato. Ma dopo qualche tempo un venticinquenne pratese si è ritrovato a vivere un incubo, come ha avuto modo di raccontare ai carabinieri di Prato nella denuncia: a febbraio scorso quattro persone lo avrebbero bloccato e caricato a forza su una macchina alle Fontanelle, nel Pratese, tenendolo sotto sequestro per alcune ore, minacciandolo di morte e ’torturandolo’ con attrezzi oltre che picchiandolo ripetutamente.
Quegli uomini chiedevano la restituzione di soldi per un presunto debito, che sarebbe ammontato a 30mila euro e che sarebbe stata la conseguenza della sparizione del prezioso pacco. Infatti, il giovane veniva accusato di aver ricevuto, alcuni mesi addietro, da uno dei sequestratori, un involucro contenente un chilo di cocaina, destinato ad un’altra persona, poi non più ritrovato nel luogo in cui era stato occultato.
Le modalità di ’convincimento’ adottate dai quattro malviventi alla fine hanno convinto il 25enne pratese a consegnare ai suoi aguzzini 8mila euro in contanti, racimolati in fretta e furia. Una storia che però non si era esaurita con quell’episodio, già particolarmente inquietante. Infatti, dopo il sequestro – il ragazzo sarebbe stato portato in un località sconosciuta – uno dei malviventi si era presentato a casa del ragazzo, pretendendo la consegna di ulteriore denaro.
La vittima, a quel punto, temendo sia per la propria incolumità che per quella dei propri familiari, ha preso il coraggio e si è rivolto ai carabinieri di Prato per denunciare quanto gli era accaduto.
Una denuncia dalla quale sono scaturite delle delicate indagini, che sono state svolte dai carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Dda -Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Gli investigatori sono riusciti a mettere insieme una serie di elementi che hanno permesso di ricostruire i fatti ed individuare almeno due degli autori materiali del sequestro, uno dei quali è tuttora irreperibile.
Uno dei malviventi rintracciato è stato arrestato nei giorni scorsi in attuazione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda fiorentina: si tratta di un albanese di 31 anni, residente a Quarrata, indagato per sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso.
L’arrestato è stato rintracciato dai carabinieri proprio a casa sua ed è stato tradotto al carcere della Dogaia, dove tuttora si trova detenuto. Il fermo è stato successivamente convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari. I soggetti indagati, pertanto, sono da ritenersi innocenti fino alla sentenza definitiva di condanna.