Lo sport che unisce. Veltroni parla di pace: "Nel ricordo di Pablito"

L’evento nella sala consiliare con Federica Cappelletti e Stefano Tacconi. Il saluto del sindaco Del Rosso e di Ialuna. I ricordi legati a Montecatini.

Lo sport che unisce. Veltroni parla di pace: "Nel ricordo di Pablito"

Stefano Tacconi, Federica Cappelletti e Walter Veltroni (. Foto Goiorani

Lo sport come strumento di pace e dialogo tra i popoli nel nome dell’Unesco. E’ stato il tema dell’incontro culturale organizzato ieri pomeriggio in municipio, in una gremita sala consiliare, in collaborazione con Televisium con tre ospiti speciali. Lo scrittore, regista, giornalista e politico Walter Veltroni, la presidente della Divisione di Calcio Femminile Figc, moglie del calciatore Paolo Rossi e presidente dell’omonima fondazione, Federica Cappelletti, e il calciatore Stefano Tacconi hanno intrecciato le loro voci per raccontare storie di vita e sentimenti legati allo sport. Che, come ha sottolineato l’assessore alla cultura Beatrice Chelli, è uno dei temi cari all’Unesco. Proprio nei mesi scorsi è stata pubblicata la versione italiana della carta internazionale per l’educazione fisica e lo sport. Adottata nel 1978, afferma che "la pratica dell’educazione fisica è un diritto fondamentale per tutti". A fare gli onori di casa, ieri in viale Verdi, il sindaco Claudio Del Rosso. L’evento è stato introdotto da Alessandro Martini. Si è trattato di un vivace simposio brillantemente condotto da Bruno Ialuna. "Lo sport è al centro della storia di Montecatini - ha detto il primo cittadino - in particolare il basket. Unesco è davvero fondamentale per il presente e il futuro di Montecatini". Ialuna ha esclamato: "Per questo evento abbiamo costruito una storia fatta di immagini". E ha subito mostrato la foto di Nelson Mandela.

"In Africa - ha commentato Veltroni - lo sport è un elemento essenziale. Ho conosciuto e intervistato Mandela, la sua grandezza sta nel suo impegno per ricostruire la società in Sud Africa e abbattere le barriere. Aveva istituito una serie di tribunali a livello locale per assicurare la giustizia a tutti, investendo tanto sullo sport". Ialuna ha mostrato immagini emblematiche: da Veltroni con Pasolini alla famosa partita della tregua di Natale nelle Fiandre passando per Tacconi in compagnia di Zoff. "Dino per me è uno zio - ha detto Tacconi - ci sentiamo spesso. Montecatini? Una seconda casa. Aspetto la nomina di cittadino onorario". Del Rosso ha replicato: "Volentieri".

Tutti col fiato sospeso ad ascoltare Federica Cappelletti, vedova di Pablito Rossi, giornalista e presidente della Lega calcio femminile di serie A. "E’ sempre un piacere venire a Montecatini. Paolo voleva essere ricordato con le braccia alzate e la maglia della nazionale". Poi ha raccontato la genesi del film realizzato con Veltroni regista dopo la morte di Paolo, dal titolo "È’ stato tutto bello". Federica ha affermato: "Ho scelto io Walter per la pellicola". Raccontare la vita di Paolo non è stata impresa da nulla. "Bisognava essere delicati - ha commentato Veltroni - e ci siamo riusciti grazie all’intelligenza di Federica. La vita è la memoria. Per le figlie di Paolo ritrovare la storia del padre in questo film, significa recuperarne la memoria". In sala anche il figlio di Tacconi, Andrea: "Mi ha salvato la vita", ha ricordato il portiere.

Giovanna La Porta