PISTOIA
Un’idea che ha l’obiettivo di riavvicinare i bambini e i ragazzi allo sport, offrendo un aiuto concreto alle famiglie con difficoltà economiche. Una mozione senza dubbio ambiziosa ma che guarda al futuro con la volontà di facilitare l’accesso alle attività sportive per i più giovani. E’ questa la proposta che il gruppo Giovani Democratici di Pistoia intende presentare al sindaco Alessandro Tomasi e all’amministrazione. Il progetto, come spiegato dal gruppo giovanile del Pd, vuole provare a rendere concreta la visione sancita dall’articolo 33 della Costituzione, che vede lo sport come un diritto, e non un privilegio, che sia accessibile a tutti. "Il progetto prevede che il Comune di Pistoia si faccia carico delle quote d’iscrizione alle attività sportive locali per i giovani - ha spiegato Alessia Paoli, Segretaria dei Giovani Democratici di Pistoia città -, contrastando così l’esclusione economica che, purtroppo, è una realtà per molte famiglie. In Italia, infatti, fino al 58% dei minori di 18 anni non pratica attività sportiva perché i costi sono insostenibili. Crediamo che nessun giovane debba essere escluso dallo sport per ragioni economiche".
Una proposta che dunque abbraccia tutti gli atleti e le atlete che non abbiano ancora compiuto 18 anni, indistintamente dallo sport e dall’attività praticata. L’attività sportiva è fondamentale per il benessere fisico e mentale - ha proseguito Paoli - e rappresenta un’opportunità unica di crescita sociale, educativa e personale per i nostri ragazzi. Ringrazio il consigliere Lorenzo Boanini per aver già raccolto la nostra suggestione e confido che il Gruppo consiliare del Pd, possa presentare il progetto in Consiglio quanto prima". L’iniziativa prevede l’apertura di un bando comunale per la copertura delle quote di iscrizione alle società sportive. I fondi saranno destinati in base al reddito e alla situazione familiare, con l’obiettivo di abbattere ogni barriera economica e rendere lo sport accessibile a tutti. In quest’ottica sarà fondamentale la collaborazione con le società sportive locali per garantire una partecipazione inclusiva e diffondere una cultura di solidarietà e inclusione. "È essenziale - ha concluso la segretaria dei Gd - che il Comune e la cittadinanza comprendano lo sport come strumento di coesione sociale e di sviluppo individuale. Siamo certi che il Consiglio Comunale riconoscerà il valore di questa proposta, che rafforza il tessuto associativo e risponde concretamente ai bisogni dei nostri cittadini, soprattutto quelli più giovani e vulnerabili".L’idea ha ricevuto il plauso della neonata Consulta comunale dello sport. "L’idea di offrire un concreto contributo alle famiglie era già in cantiere da tempo e proprio per questo coglieremo la palla al balzo inserendo la proposta anche all’interno della Consulta – dice il presidente Roberto D’Ambrosio –. In un momento storico particolare, in cui stanno vedendo meno tanti punti di aggregazione per i giovani, lo sport ha la grande responsabilità di dover rimanere al centro delle vite dei bambini e dei ragazzi. I giovani devono essere stimolati e spinti a praticare sport, a prescindere dalla disciplina. L’attività sportiva, tra i tanti vantaggi che offre, dà l’opportunità di condividere tempo ed esperienze e per un ragazzo non c’è niente di meglio".
Michele Flori