Pistoia, 15 ottobre 2017 - «Tanti auguri a chi parteciperà. Io all’argomento non sono interessato. E finalmente, dopo oltre trenta anni, mi concederò una vacanza a luglio». Commenta così Giovanni Tafuro la rivoluzione Blues annunciata dal Comune, una rivoluzione che prevede solo 4 serate (o 3), il mercatino in centro e soprattutto un bando per la gestione fino al 2020, una novità assoluta. Tafuro non intende partecipare alla gara, lui che dal 1985, ininterrottamente, è stato il sinonimo del Blues Pistoiese, portando in piazza del Duomo personaggi del calibro di David Bowie e Lou Reed e molti, molti altri.
Dunque non parteciperete al bando del Comune.
«Direi di no. Poi, ovviamente, siamo un’associazione, quindi bisognerà parlarne, ma io non sono interessato. Questo non vuol dire che smetteremo di fare questo lavoro, anzi».
Altri programmi per l’estate 2018?
«Sicuramente sì. Siamo a lavoro per organizzare diverse manifestazioni musicali, in Toscana e anche fuori dalla Toscana».
Per esempio?
«Come ‘BluesIn’ stiamo lavorando su Pisa e su Forlì, poi sicuramente su Sarzana, dove portiamo avanti un lavoro già avviato».
Nessun commento sulla nuova formula proposta dall’amministrazione comunale?
«Vedremo che cosa metteranno in piedi. Avranno di sicuro riflettuto. Io, in questo momento, sono perplesso. Non so se una formula di quattro giorni potrà cambiare tutto. L’argomento è molto complesso e rispecchia la complessità del mercato musicale. Forse col mercatino, si potrà fare di più. Ma per ora non voglio commentare, direi che analizzeremo le cose quando saranno state fatte».
Martina Vacca