ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Lojudice: "Una rete toscana"

L’appello del vescovo Tardelli non è il primo di tale tenore. Lo scorso novembre, infatti, era stato Augusto Paolo Lojudice,...

L’appello del vescovo Tardelli non è il primo di tale tenore. Lo scorso novembre, infatti, era stato Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, a lanciare un progetto comune a tutte le diocesi toscane per creare "centri di bassa soglia dove accogliere gli immigrati, dar loro un tetto e anche il cibo". "Ho chiesto ai miei confratelli delle diocesi toscane di individuare e segnalare nei loro territori strutture adeguate – ha spiegato –, anche per accogliere nuclei familiari. Purtroppo passa molto tempo tra l’arrivo di un immigrato e la sua assegnazione a un Cas, dove inizia il percorso di integrazione. Ecco perché è importante creare centri di accoglienza in ogni diocesi. Occorre conoscere più da vicino queste persone, perché la conoscenza aiuta ad abbattere i pregiudizi. E costruire un più efficace orientamento al lavoro, con l’impegno delle istituzioni".

Su Vicofaro, Lojudice aveva affermato che, pur presentando "non poche criticità", rappresenti un’esperienza "di segno profetico. Anche io a Siena ho una piccola Vicofaro gestita da don Doriano – ha aggiunto –, un sacerdote dal cuore grande. Come don Massimo, che conosco bene. Però i numeri di Vicofaro sono eccessivi, poco gestibili".