MAURIZIO INNOCENTI
Cronaca

L’Okorn furioso: "Una spia nel gruppo. Ce ne siamo liberati"

"Una situazione non semplice da gestire ma quanto è successo mi servirà da lezione e mi aiuterà a crescere. Potremmo...

Una situazione non semplice da gestire ma quanto è successo mi servirà da lezione e mi aiuterà a crescere. Potremmo scrivere un libro su questo periodo e su tutte le cose che sono successe. Abbiamo perso Christon e Silins ed è una grossa perdita ma sarò onesto e dico che ci siamo anche liberati del nostro più grande problema: Maverick Rowan. Non è una situazione normale dover gestire il figlio del proprietario nello spogliatoio". Coach Okorn, nella conferenza stampa pre-Brescia (PalaCarrara, ore 16.30), non fa sconti e va dritto senza tanti giri di parole. "Maverick rappresentava un problema – prosegue il tecnico biancorosso – perché tu come coach hai a che fare il figlio del presidente. Quando parli nello spogliatoio tutto deve rimanere nello spogliatoio che è come il confessionale di una chiesa, ma noi avevamo una spia all’interno del confessionale. I giocatori non erano assolutamente contenti di questa situazione".

Okorn è un fiume in piena: "In alcune partite stavamo vincendo con lui in panchina, poi mi voltavo e vedevo il proprietario e padre di Maverick e gestire la situazione non era facile. In una conferenza stampa di qualche tempo fa avevo detto di sapere quale fosse il problema e di come fare a risolverlo, intendevo cambiando Maverick e prendendo un altro giocatore. Sono sicuro che se lo avessimo fatto Christon e Silins sarebbero ancora qui e qualche partita sarebbe finita in maniera diversa. Lo abbiamo fatto prima della gara contro Napoli, nella settimana peggiore che abbiamo trascorso, perché sapevo che non c’era altra scelta e anche perché il padre si stava defilando. Se fosse venuto al palazzetto si sarebbe rivoltata tutta la squadra e allora gli ho detto che non lo vedevo più come parte del gruppo. Un confronto tranquillo: nessuna scenata".

Il tutto in uno scenario in continuo mutamento. "Non sapevamo neppure se saremmo andati a Napoli – afferma Okorn –. Christon è andato a Cremona durante la notte, stavamo rischiando di scomparire dal basket, poi ci siamo ritrovati ad andare in trasferta e vincere la partita. Tornare a Pistoia e vedere tutta quelle persone è quasi paragonabile alla vittoria di un campionato ma da lì ho capito che dobbiamo pensare un giorno alla volta e parlare solo di basket, per quanto riguarda la società ci sono le persone preposte a farlo". In questo frullatore di situazioni c’è una partita da giocare ed un campionato da portare a termine. "Arriva la prima della classe, una squadra fortissima – conclude con piglio grintoso – ma sono positivo perché i giocatori hanno un carattere forte, sia gli italiani che gli americani: siamo un gruppo coeso. Non abbiamo niente da perdere e dobbiamo essere dei lupi pronti a saltare addosso alla preda. Non molleremo fino alla fine e chiedo ai tifosi di riempire il palazzetto e di lottare insieme a noi".

Maurizio Innocenti