Come da tradizione anche quest’anno, e questa volta sotto la pioggia, lo staff tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo su strada, ha voluto rendere omaggio alla memoria di Franco Ballerini, davanti alla tomba dove riposa, nel cimitero parrocchiale di Casalguidi, ed a Alfredo Martini, nella sua abitazione a Sesto Fiorentino, alla presenza delle figlie di Alfredo, Silvia e Milvia. Una cerimonia partecipata per ricordare figure amate e indimenticabili, rimpiante da chi segue il ciclismo. A guidare il gruppo Marco Mordini, di Sesto Fiorentino, fedelissimo scudiero di Martini per tanti anni così come lo era anche Franco Vita. Il gruppo si è ritrovato al cimitero di Casalguidi dove riposa Franco Ballerini, rimasto vittima, il 7 febbraio del 2010, di un tragico incidente durante il Rally Ronde di Larciano, vicino a Casa al Vento. Era presente alla visita anche il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni. C’era la moglie del "Ballero" la signora Sabrina Ricasoli, con il padre Luigi, e si è ripetuta la commozione di sempre per Franco. "Un omaggio doveroso – ha detto il presidente Dagnoni – per un personaggio che è stato uno splendido esempio prima come uomo, quindi come atleta e infine come commissario tecnico della Nazionale Italiana. E’ un ricordo che deve ripetersi anche in futuro".
A Sesto Fiorentino, in via Giusti, dove abitava Alfredo Martini, il gruppo ha potuto visitare e ammirare il "museo" realizzato dalle figlie di Alfredo, Silvia e Milvia, con tanti inestimabili ricordi compresi i diari e le agende sulle quali Martini annotava tutto quello che facevano i corridori italiani in fatto di risultati. E ancora i quadri, le foto appese alle pareti della stanza-museo, un vero gioiello nel centro di Sesto. Tra i presenti l’attuale ct della nazionale, Daniele Bennati, i collaboratori Marco Velo, Mario Scirea, Roberto Amadio, Diego Bragato, dirigenti, meccanici, massaggiatori, collaboratori e addetti ai lavori dello staff azzurro. Due soste del gruppo a Casalguidi e Sesto Fiorentino, che si ripetono ormai da vari anni in questo periodo di letargo ciclistico, per un affettuoso omaggio a ricordare due personaggi, simbolo e immagine del nostro ciclismo. Infine il convivio prima dei saluti finali, al ristorante "Gli Alberi", di Rossano Becheroni, a Carraia di Calenzano.
Antonio Mannori