L’Orchestra Leonore e il violoncello di Soltani

Torna la stagione concertistica al Teatro Manzoni, con il maestro Daniele Giorgi. In programma le musiche di Dmitrij Šostakovic

L’Orchestra Leonore e il violoncello di Soltani

L’Orchestra Leonore e il violoncello di Soltani

"Provo eterno dolore per coloro che furono uccisi da Hitler, ma non sono meno turbato nei confronti di chi morì per ordine di Stalin. Soffro per tutti coloro che furono torturati, fucilati o lasciati morire di fame. Molte delle mie sinfonie sono pietre tombali. Troppi della nostra gente sono morti e sono stati sepolti in posti ignoti a tutti, anche ai loro parenti. Dove mettere le lapidi? Solo la musica può farlo. Vorrei scrivere una composizione per ciascuno dei caduti ma non ne sono in grado e questa è l’unica ragione per cui dedico la mia musica a tutti loro".

Così Dmitrij Šostakovic spiegava il significato della dedica "alle vittime del fascismo e della guerra" con cui aveva siglato la partitura del suo quartetto per archi op. 110, che volle che fosse eseguito in occasione del suo funerale nel 1975 e che era stato trascritto nel 1967 dal famoso direttore d’orchestra Rudolf Baršaj come Sinfonia da camera op.110a. Ed è proprio questa pagina tanto significativa ad aprire il quinto appuntamento della stagione concertistica dei Teatri di Pistoia, domenica 11 febbraio alle 17 al Teatro Manzoni. Sul podio torna Daniele Giorgi alla guida dell’Orchestra Leonore, dopo il recente successo del mozartiano "Così fan tutte". Insieme a loro, nell’interpretazione del Primo Concerto per violoncello op.107 del musicista russo è Kian Soltani, violoncellista austriaco di origini persiane assai apprezzato dal pubblico delle maggiori sale da concerto internazionali, da Londra a Salisburgo a Monaco e Lucerna. Un filo sottile collega la sua storia artistica a quella di questo brano: a soli 12 anni, infatti, Soltani entrò all’Accademia musicale di Basilea nella classe di Ivan Monighetti, allievo del grande Mstislav Rostropovich che del Concerto fu dedicatario. Sinfonia e concerto sono strettamente collegati dall’uso di un ‘motto’ ricorrente, una sorta di monogramma sonoro di quattro note, traduzione musicale delle lettere DSCA, le iniziali del nome del compositore. Nella seconda parte sarà eseguita la Sinfonia n.2 di Schumann il cui carattere inquieto e introverso ben rappresenta la fase di depressione e straniamento attraversata dal compositore a causa della malattia mentale che lo avrebbe condotto lentamente alla prematura morte.

Dopo il concerto pistoiese, nell’ambito di una breve tournée, Leonore e Giorgi replicheranno il programma il 12 febbraio con Kian Soltani a Milano, in Sala Verdi, mentre il 13 febbraio sono attesi al Teatro Alighieri di Ravenna insieme al pianista Andrea Lucchesini, solista nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 21 di Chopin. In aprile la compagine debutterà alla Elbphilharmonie di Amburgo. Nell’ambito del ciclo "Il Teatro nel carrello", promosso in collaborazione con Unicoop Firenze, sabato 10 febbraio (ore 12) è in programma una prova aperta del concerto per un massimo di 30 partecipanti. Prenotazioni al 3476227943 o in mail a [email protected]. Info: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112; www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli