MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Luana D’Orazio, la sua morte diventerà un film. Lo dirigerà Ernesto Pagano

L’opera ha già vinto il premio Dig Awards. "Una storia potente, da raccontare". Le parole del regista: "Un simbolo nella battaglia per la sicurezza sul lavoro"

Il volto di Luana D’Orazio dipinto da Jorit in un murales a Roma (Imagoeconomica)

Il volto di Luana D’Orazio dipinto da Jorit in un murales a Roma (Imagoeconomica)

Montemurlo (Prato), 16 ottobre 2023 – La morte di Luana D’Orazio diventa un film. "Luana, ragazza", è il docu-film che sta realizzando Ernesto Pagano sulla giovane di 22 anni morta sul lavoro in una fabbrica tessile di Montemurlo il 3 maggio 2021. La storia di Luana è ormai nota anche a livello nazionale ma non lo è altrettanto l’iter giudiziario di questi due anni, la raccolta di firme della mamma per introdurre in Italia il reato di omicidio sul lavoro. "Siamo contenti che il regista abbia presentato questo progetto – racconta Emma Marrazzo, la mamma di Luana – e vinto anche un premio, il Dig Awards 2023 per il Best Dig Pitch, ovvero il soggetto migliore che viene presentato per trarne un film. Questo significa che la storia e i suoi sviluppi sono stati giudicati interessanti e attuali".

Luana, lo ricordiamo, era una ragazza operaia, madre di un bambino che oggi ha sette anni, morta stritolata dall’orditoio con cui stava lavorando. La famiglia non si è arresa al verdetto del Tribunale di Prato (la titolare dell’azienda e il marito hanno patteggiato due anni di reclusione con sospensione condizionale, resta aperta la posizione del tecnico addetto alla manutenzione del macchinario, ndr) e la mamma ha avviato questa raccolta di firme per introdurre il reato di omicidio sul lavoro.

«Il regista – aggiunge Emma Marrazzo – è venuto a casa nostra, ha scelto le fotografie, i video e ci ha illustrato il progetto che intende realizzare, documentando tutti i passaggi di questi due anni. Io sto portando avanti la raccolta di firme, vado nelle scuole e credo sarà una testimonianza importante per contrastare le morti sul lavoro. Ho apprezzato molto l’idea". In passato giornalista e ora regista, Ernesto Pagano sul blog "Collettiva" della Cgil ha raccontato il progetto che parla di Luana anche nella sua vita privata, Racconta di come fosse appassionata di cinema e ricorda anche la sua esperienza come comparsa nel film di Leonardo Pieraccioni "Se son rose" del 2018.

Pagano è anche traduttore dall’arabo e autore televisivo. Dal Cairo ha collaborato come corrispondente e traduttore per varie testate, tra cui "Internazionale". In Italia ha collaborato con Report e con il National Geographic Channel. È il regista dell’acclamato film docu­mentario Napolislam, presentato in ante­prima mondiale a Biografilm Festival 2015 e vincitore del Biografilm Italia Award 2015, che racconta la comunità dei musulmani pr esenti nel capoluogo campano. "Volevo fare un documentario pe r tracciare un quadro delle morti sul lavoro in Italia quando mi sono imbattuto nella storia di Luana – racconta –. Sono stato subito investito dalla potenza emotiva che trasmetteva: c’è il dolore che ha lasciato dietro, le cicatrici enormi, ma questo purtroppo avviene in ognuna di queste tragedie. Qui c’era anche qualcosa di più, ho sentito un’impronta di amore molte forte".

E a sostenere il docu-film c’è questo premio, il Dig Awards che per Pagano è importante dal punto di vista economico: "Eravamo tra i dieci finalisti, che sono stati selezionati tra un centinaio di progetti – conclude il regista –. Spero che Luana diventi davvero un simbolo nella battaglia contro le morti sul lavoro".