
Il premio a Luca Magni
Pistoia, 20 giugno 2015 - In un piccolo, misterioso paese, le paure di ogni abitante sono scritte su una targa di terracotta accanto alla porta di casa. La targa racconta così, a chiunque, la fobia per le zanzare, i cibi avariati, i ragni, e i temporali. Ma cosa accade se qualcuno, una notte, decide di scambiare tutte le targhe? E’ con questo delizioso racconto che l’avvocato, e campione di scherma, Luca Magni, ha vinto il primo premio del concorso letterario nazionale «Voci, Città di Abano Terme, Rupe Mutevole», sezione dedicata ai racconti, a cura del Circolo Iplac (Insieme per la cultura). «LO STILE narrativo del racconto – si legge nella motivazione della giuria –, gradevole e spassoso, riporta alle novelle del tardo ’800 e ai primi del ’900. La verve e il ritmo portano a immaginare con precisione i luoghi dove si svolgono i fatti e a scontornare i personaggi che li vivono. Una panoramica ironica di tic e superstizioni, di ansie e di paure che limitano la vita delle persone, tratta con levità, buona forma e auto-ironia dell’autore. La trama è ben sostenuta lungo tutta la narrazione, l’incipit è eccellente e conduce sin dalle prime battute nella storia. E il finale è di valore».
L’avvocato LucaMagni ha ritirato il premio pochi giorni fa. Un riconoscimento accolto con una gioia immensa per un’attività, quella letteraria, che va a completare la sua poliedrica figura di uomo di legge, di dirigente nel mondo della scherma e di atleta, poichè proprio negli ultimi tempi ha vinto il campionato italiano, la coppa Italia e il campionati Europeo Master, nonchè di marito e di padre. Un uomo pieno di verve, proprio come il racconto premiato, un professionista instancabile che sa dare valore alle cose belle e lasciare uno spiraglio accuratamente aperto all’arricchimento culturale. «Nel poco tempo libero che ho – ci dice di sè – io leggo. Soprattutto biografie, gialli e saggi. L’ultimo libro che mi sono comprato è Io non posso tacere di Piero Toni. Lo comincerò non appena avrò finito il Brancaleone di Monicelli e Scarpelli. Il libro più importante per me, quello da cui è scaturita la voglia di scrivere, per la sua profondità, è rappresentato dai Sessanta racconti di Dino Buzzati. Leggo anche tanti libri di sport e il mio ritmo di lettura diventa travolgente in estate».
Luca Magni ha scritto due libri gialli Seconda intenzione dove l’humus narrativo è il mondo della scherma e delle sue regole, e del quale ha da poco riacquisito i diritti, e Il balcone della 625, non ancora edito. Sta lavorando al terzo. «Il premio “Voci“ è stato per me – ci dice ancora l’avvocato Magni – una grande soddisfazione, considerando che i concorrenti erano 130 e arrivavano da tutta Italia. E’ il mio secondo racconto breve premiato dopo essermi classificato terzo assoluto, e primo fra i lettori di Tuttopsort, nel premio «Sul filo di lama», ispirato al mondo della scherma e bandito in occasione dei Campionati Mondiali di Torino nel 2006. In giuria c’erano Cerami e Vecchioni. Un grazie a Luca Bonistalli, libreria Fahrenheit, per i suoi consigli». Potrete leggere il racconto «Le fobie» nei prossimi giorni, sul profilo Facebook di Luca Magni.
lucia agati