ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Ludovica Bargellini, Pistoia sotto choc: "La sua morte ci toglie il fiato"

La città in lutto per l’attrice 35enne che ha perso la vita in un incidente. Lo zio e i suoi maestri la ricordano "piena di gioia di vivere"

Ludovica Bargellini

Pistoia, 20 aprile 2022 - «Un dramma , non esistono altre parole. Ludovica aveva soltanto 35 anni e tanta voglia di vivere, tante cose ancora da fare. Dell’incidente sappiamo ancora molto poco, mio cognato ha ricevuto la telefonata nel cuore della notte ed è subito partito per Roma.

Domani (oggi, ndr ) gli accertamenti sulla salma, poi l’ultimo saluto molto probabilmente a Pistoia", così Enrico Miniati – presidente del Comitato di Iano – racconta la tragedia che ha travolto la sua famiglia. Ludovica Bargellini, sua nipote, è morta in un incidente stradale a Roma dove si era trasferita giovanissima per studiare e coltivare il suo sogno: recitare. Un sogno che, nella notte di Pasquetta, è andato in frantumi contro un muro dopo che la giovane attrice pistoiese ha perso il controllo della sua Lancia Y.

Era da sola in auto e, al momento, gli inquirenti escludono il coinvolgimento di altre vetture. Tante le ipotesi al vaglio. Forse un colpo di sonno? "È sempre presto per saperlo. Siamo disperatamente in attesa – spiega ancora lo zio –. Sentivamo Ludovica spesso, con mia moglie (Angela Bargellini, storica bibliotecaria della Forteguerriana, ndr ) avevano davvero un rapporto speciale". Pochi aggettivi per descrivere una giovane donna piena di talento e amatissima anche per le sue doti umane.

«Era una persona solare, bella, piena di vita – continua Miniati –. Il suo sogno era lavorare nel mondo del cinema. Dopo aver frequentato il liceo classico Forteguerri a Pistoia e il Polimoda a Firenze, la decisione di lasciare la Toscana. Aveva spedito quasi per gioco un bozzetto al Centro sperimentale di cinematografia di Roma che l’aveva chiamata subito riconoscendone il talento e lei era partita senza esitazione, non aveva ancora vent’anni. Lì si era diplomata come costumista, era un genietto... poi negli anni aveva scelto la strada della recitazione".

I genitori Stefano Bargellini – ex funzionario di Ragioneria al Comune di Pistoia – e la mamma insegnante, Daniela Carobbi, hanno sempre seguito con ammirazione e amore la figlia mentre si faceva largo nel mondo dello spettacolo. Tra le tante partecipazioni, anche quella al fianco di un regista importante come il premio Oscar Paolo Sorrentino che l’aveva scelta per la serie cult “The young pope“ nel 2016.

"L’avevamo vista per Natale, era tornata a casa a Pistoia come faceva appena possibile per stare con la sua famiglia – conclude lo zio con la voce rotta –. Dei suoi successi parlava poco anche con noi perché era umile e semplice. Anche delle esperienze più importanti raccontava quasi come se fossero ’niente’. La ricorderemo per la passione che metteva in tutto".

Un percorso , verso l’arte, tracciato sin dalla più tenera età. A 9 anni il primo saggio di danza classica al teatro Manzoni con la scuola di Grazia Pasquinelli che ieri ha voluto renderle omaggio con una fotoricordo di lei "bambina dolce e raffinata" sul palco.

"A 14 anni si iscrisse al mio corso di disegno per adulti – racconta l’editore e artista Fabrizio Zollo –. Era molto brava a disegnare, forse aveva ereditato il talento del nonno pittore. Anche suo padre Stefano ne era molto orgoglioso. Ben presto poi si affermò anche come modella per disegni e foto. Ha posato per me pure recentemente. L’ultima volta che l’ho vista? A Roma, nell’ottobre del 2019, in occasione di una mia mostra fotografica. Venne a trovarmi il secondo giorno di apertura e mi portò a cena fuori. Ricordo di essere salito proprio su quella maledetta Lancia Y. Non posso credere alla sua scomparsa, era la gioia di vivere fatta persona. Una vera forza della natura". Tanti i messaggi di cordoglio ieri per i Bargellini.

"Non conoscevo Ludovica, ma certamente ha avuto una famiglia meravigliosa che l’ha incoraggiata per sviluppare il suo talento. Il padre è una persona dolcissima, di grande umanità – commenta l’amico Stefano Baccelli –. Di fronte a tragedie così, sale il silenzio nel cuore".