LUCIA AGATI
Cronaca

Il ricordo di Luigi Bardelli. Una vita per gli altri, impegno sociale lungo sessant’anni

Il direttore di Tvl e il "padre" della Fondazione Maic ha lavorato fino all’ultimo giorno. La camera ardente è da ieri in San Biagio Oggi pomeriggio i funerali nella chiesa di San Francesco

Luigi Bardelli

Luigi Bardelli

Pistoia, 13 maggio 2024 – Amava tanto ricordare quell’anno. Il 1963. E quel gruppo di mamme indomabili e piene di coraggio che si affidarono, per la riabilitazione dei loro figli con gravi disabilità, al professor Adriano Milani Comparetti, fratello di Don Milani. Poco dopo nacque l’Aias, oggi Fondazione Maic, Maria Assunta in Cielo. Sono passati più di sessant’anni da quando quei ragazzi videro, per la prima volta, il mare. Da quando, a uno a uno, furono stanati dalle case di Pistoia in cui erano rimpiattati, per quel pudore di un tempo, difficile da abbattere. Erano centoquaranta quei ragazzi e quelle ragazze e fu, finalmente, presa di coscienza. Per oltre sessant’anni Luigi Bardelli ha portato avanti la sua missione, quella di stare accanto ai più deboli, e se oggi tante famiglie, tanti genitori, possono convivere con le gravi fragilità dei loro figli è grazie a lui, che ha sempre tenuto la porta aperta alla speranza, alla solidarietà e alla vicinanza e, soprattutto, da giornalista indomito quale era, ha fatto sapere e ha dato vita alla sua televisione, che in quegli anni si chiamava Ptv, oggi Tvl che ha fatto sempre parlare quei ragazzi fragili.

Fu pioniera in questo , prima dagli studi di Giaccherino, poi da via Abbipazienza infine da Spazzavento. Una carriera televisiva che il direttore di Tvl ha vissuto sempre in prima linea, da protagonista per poi diventare anche presidente di Corallo il circuito che riunisce le emittenti radio e tv cattoliche. Luigi Bardelli era nato a Pistoia il 28 febbraio del 1936. Dopo la laurea in pedagogia aveva abbracciato il pensiero di Giorgio La Pira e sotto quella luce aveva portato avanti la politica come servizio e come passione civile, una passione che non ha conosciuto soste.

Il cuore di Luigi Bardelli si è fermato a mezzanotte tra sabato 11 e domenica 12 maggio, nella sua casa di via dell’Amicizia nelle campagne di Sant’Alessio. Era malato da qualche tempo ma ha lavorato fino all’ultimo. Il giorno prima di morire ha presieduto una videoconferenza con i suoi collaboratori. Se n’è andato con tutti i suoi cari accanto: la moglie Franca, i figli Maria Chiara, Giovanni e Paola.

I funerali saranno a cura della Misericordia di Pistoia. La camera ardente è allestita nella sede della Maic, in San Biagio fino alle 14.45 di oggi, poi il corteo funebre muoverà verso la chiesa di San Francesco dove, alle 15, sarà celebrata la messa. Riposerà nel cimitero della Misericordia. Tanti i messaggi di cordoglio che hanno raggiunto la nostra redazione che si stringe alla famiglia di Luigi.

"Esprimo il mio più sincero e sentito cordoglio per la scomparsa di Luigi Bardelli – scrive il vescovo di Pistoia e Pescia, monsignor Fausto Tardelli – protagonista in oltre 60 anni di impegno in tantissimi settori della nostra società, a livello locale e nazionale, rendendosi un pioniere nell’informazione e nell’attenzione e sostegno verso i più deboli. La testimonianza di un cattolico a tutto tondo che è stato fin dalla giovinezza pienamente partecipe della vita della chiesa diocesana. Per questo tutta la diocesi lo ricorda con riconoscenza. Animato sempre da una fede profonda che gli ha fatto affrontare con grande serenità anche gli ultimi giorni della sua vita che si è conclusa – significativamente – nel giorno in cui la chiesa ricorda e rivive l’ascensione al cielo del Signore Gesù. Con profondo cordoglio, in questo momento di dolore, desidero perciò esprimere la mia vicinanza e il mio sostegno alla famiglia e a tutti coloro che, sono certo, porteranno avanti con la stessa passione le tante realtà che Luigi Bardelli lascia alla nostra comunità".

Il Sindaco, la Giunta Comunale e l’intero Comune di Pistoia si stringono attorno alla famiglia di Luigi Bardelli: "Ha vissuto una vicenda densissima di impegno sociale e morale: il suo impegno fin da giovane nelle compagini associative cattoliche negli anni è approdato prima alla presidenza della sezione Aias di Pistoia e poi alla creazione della Fondazione Maria Assunta in Cielo, accreditata dalla Regione Toscana per l’erogazione di prestazioni riabilitative e la certificazione dei disturbi specifici dell’apprendimento. "Un grande uomo, sempre impegnato a favore degli ultimi, attento comunicatore del dibattito politico e sociale a Pistoia, instancabile organizzatore culturale anche nell’ambito delle organizzazioni europee delle radio cristiane. Una figura destinata a lasciare il segno a Pistoia, una città che lui ha molto amato, e che ha ricambiato il suo amore con un apprezzamento unanime".

"La nostra comunità deve a Luigi – scrive il presidente della Fondazion e Caript, Lorenzo Zogheri – l’abbattimento di tante barriere e l’apertura di porte che, senza di lui, sarebbero rimaste sbarrate, continuando, come sempre era avvenuto prima, a tenere segregate per vergogna le persone più fragili. Da quando, molti anni fa, per la prima volta in Italia, portò in un soggiorno estivo al mare ragazzi disabili e le loro famiglie, sino a oggi, con Pistoia che può vantare un centro d’eccellenza a livello nazionale per la riabilitazione e una televisione tra le prime in Toscana, è lungo l’elenco delle opere di cui è stato artefice. «Credo che Luigi sia stato fondamentale per quel cambio di mentalità, per quel rinnovamento culturale che ha messo al centro dell’attenzione collettiva i più deboli, nella consapevolezza che, senza adottare questa prospettiva, è impossibile essere veramente comunità. Nel corso degli anni la Fondazione è stata al suo fianco in tanti progetti: dalla costruzione del grande centro di San Biagio alla recente crociera con ragazzi e famiglie della Maic. Ritengo che il sostegno sempre assicurato all’esperienza della Maic e, prima ancora all’Aias pistoiese, sia tra le pagine più belle e significative della Fondazione, perché abbiamo contribuito a un segno di vero cambiamento. La Fondazione si unisce al cordoglio che in queste ore è manifestato da tanti e voglio esprimere la vicinanza di tutti noi a Franca, Chiara, Giovanni e Paola".