
Le vetrine spogliate di Luisa Spagnoli in via Buozzi (foto Castellani)
Pistoia, 2 agosto 2023 – Un’altra serranda che si abbassa, nel centro storico di Pistoia. E non si tratta di un piccolo esercizio, di quelli più esposti al naturale ricambio, bensì di una catena di moda tra le più forti in Italia, ovvero il negozio di abbigliamento femminile Luisa Spagnoli.
La novità è sotto gli occhi di tutti, turisti inclusi, dato che è già stata rimossa l’insegna del punto vendita in via Buozzi a due passi dal Globo, e spogliate le due vetrine che si affacciavano sula strada dello struscio cittadino.
Una scelta, quella di tagliare il punto vendita di Pistoia, che l’azienda che ha la sua sede produttiva a Perugia, contattata da noi, ha deciso per ora di non commentare. Una scelta che pesa sul panorama dell’offerta pistoiese, se si considera che i punti vendita di Firenze e di Lucca resteranno attivi.
Dopo la chiusura di Gucci a Montecatini, si tratta di un altra casa di moda made in Italy che lascia la nostra provincia, con tutte le conseguenze che ne derivano. Come il taglio dei posti di lavoro: il punto vendita era finora gestito da due commesse. Negli ultimi anni, anche in conseguenza del periodo della pandemia, gli orari di lavoro delle addette erano stati ridotti.
«Il fatto che una catena di moda così importante, e tutt’altro che in dismissione, scelga di lasciare una postazione ideale nel centro di Pistoia, deve indurre ad una riflessione profonda – è il commento di Confcommercio Pistoia e Prato, guidata dal presidente Gianluca Spampani –. Quando parliamo dell’urgente necessità di diventare più competitivi, ci riferiamo anche a dinamiche come questa. Pistoia avrebbe tutte le carte in regola per ambire a proporsi come polo dinamico e attrattivo: per il commercio, per il turismo di qualità, per gli eventi. Ma questo cambio di passo deriva soltanto da scelte nette: puntare di più sugli eventi, su strategie di attrazione degli investimenti, su campagne di promozione. E percorrere traiettorie di sviluppo con approcci manageriali".
«La chiusura di Luisa Spagnoli a Pistoia, è un lutto per il commercio – commenta Pierluigi Lorenzini, presidente provinciale di Confesercenti Pistoia – Come è stato un lutto la chiusura di Gucci a Montecatini. Importante è capire le ragioni e rimuovere le cause di perdite importanti che danno un colpo all’attrattività dei centri storici, delle città dello shopping e dei negozi. E’ un danno per tutti. Particolarmente per il commercio di vicinato che subisce da anni drastiche riduzioni. Ma nelle piccole città la situazione è davvero grave. Politiche concrete per impedire la desertificazione delle città non esistono. La qualità della città, le necessarie innovazioni tecnologiche non sono temi all’ordine del giorno. Il ceto medio è impoverito. I turisti dormono nelle città, ma non le vivono. Non c’è una clientela che crea indotto per le attività commerciali e della ristorazione. Anche tutto questo determina la scelta delle grandi firme di abbandonare la presenza".
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