REDAZIONE PISTOIA

Lupi alle porte di Pistoia, la denuncia: “Serve un piano di gestione”

Coldiretti: “Un video conferma che il re dei boschi staziona a pochi passi da noi”. “È necessario conoscere l’effettiva consistenza della specie per mettere in atto le strategie”

Lupo in un vivaio alle porte di Pistoia

Lupo in un vivaio alle porte di Pistoia

Pistoia, 12 febbraio 2025 – Ormai i lupi non si trovano più soltanto nelle zone isolate dell’Appennino. Sono vicini. I lupi sono anche dentro i vivai, alle porte di Pistoia. Uno circola nella zona di Sant’Alessio tra le vasetterie di un vivaio ornamentale sulla primissima collina. “Una situazione che chiaramente non fa lavorare in tranquillità le maestranze dentro le nostre aziende agricole, che già subiscono da anni gli attacchi agli animali dentro gli allevamenti”, denuncia Coldiretti Pistoia. “Per intenderci - spiega Coldiretti Pistoia- – la zona dell’ultimo avvistamento di lupo è a soli due chilometri da piazza Duomo, al centro della città dove si trovano Comune, Cattedrale e Campanile”. Le aree urbanizzate sono ancora più vicine: ad un chilometro, per esempio, ci sono le Fornaci, un popoloso quartiere a Nord della città, oltre a tutta la zona di San Marco.

In un recente incontro tenutosi sull’Appennino pratese, organizzato da Coldiretti Toscana e Federcaccia, Marco Apollonio, Ordinario di Zoologia dell’Università di Sassari, ha illustrato lo sviluppo e l’incremento della specie del lupo dal dopoguerra ad oggi, e tra l’altro ha spiegato che: in Italia siamo un caso unico in Europa, con la presenza di lupi che vivono a pochi chilometri dalle nostre città a stretto contatto dei centri abitati; e la Toscana è ‘in prima fila’. Apollonio ha spiegato come l’abbandono degli areali rurali, l’aumento delle foreste e degli ungulati abbiano creato le condizioni ideali per l’espansione della specie. “Dal dopoguerra a oggi, questi cambiamenti hanno favorito un incremento esponenziale della popolazione di lupi. Tutto ciò, sommato al cambiamento della percezione collettiva nei confronti di questo animale, ha determinato le condizioni favorevoli all’espansione della specie nel nostro Paese”.

“Per questo - prosegue Coldiretti Pistoia – è necessario conoscere l’effettiva consistenza della specie affinché si possano mettere in atto le strategie di gestione più idonee e tempestive, senza far prendere il sopravvento a posizioni ideologiche o condizionamenti emotivi”. Il lupo ormai non è più una specie in via di estinzione e in vista di un suo declassamento da parte dell’Unione Europea “si aprirà la possibilità, per gli Stati e le regioni -spiega Coldiretti-, di elaborare e proporre un piano di gestione efficace”.