Il pizzo, le ritorsioni, i trafficanti di uomini e di droga, le guerre tra clan, le mattanze ("e non quelle dei tonni"), la lupara bianca, la corruzione, l’omertà, le storie di bambini cresciuti in contesti difficili dal futuro segnato. E quell’idea che, come una sentenza, investe chi sfogli le pagine: "Certe persone si fanno grandi fuori ma sono piccole dentro". C’è tutto il sistema mafia con le sue disumanità e illegalità nel racconto corale "Scegliere. Occhi che vedono-Bocche che (non) tacciono" realizzato dalla classe IV A della primaria Galilei di Belvedere nel percorso Scrittura Agita, laboratorio di ricerca e intraprendenza sulla fantasia e sulla composizione narrativa ideato da Massimo Talone e diretto dall’insegnante Anna Linda Manzoni. È la voce e la parola dei ragazzi ad aver dato vita a questo racconto diventato libro in condivisione di idee e contributi sui temi della legalità. Un lavoro spontaneo, profondo e unanime, come precisa la maestra Manzoni nell’introduzione al racconto, ricostruendo come tutto è nato: prima l’acquisto ciascuno dell’agenda della legalità, poi l’approfondimento sui temi delle mafie, le letture di testi dedicati, le ricerche sui fatti di cronaca. "Infine è arrivata la scrittura – dice la maestra –: una storia, una bella storia, impregnata di valori e di messaggi, cruda e allo stesso tempo amicale. Insomma, una storia che si conclude secondo la logica classica: il cattivo paga, il giusto trionfa, ma tutti hanno vissuto una vita fatta di legami, persone, fatti, coincidenze, incontri e scontri. È una storia realistica in cui niente è stato scritto a caso". "Scrittura Agita è un format di lavoro di scambio, di partecipazione attiva, di reciprocità", scrive Talone. Un lavoro degno di lode, di cui anche la dirigente scolastica Sarah Calzolaro riconosce l’importanza: "Diventare liberi di pensare, esprimere, associare, valutare è il primo passo verso un’educazione alla creatività che non è formalmente individuata in alcun curricolo scolastico, ma di cui questi maestri conoscono la portata. Il mio ringraziamento dunque va ai due professionisti, Manzoni e Talone che ogni anno rendono possibile il ripetersi di questa produzione orchestrale". Testo e disegni sono di Giulio Biagini, Pietro Biagioni, Elia Calabrese, Aurora Capecchi, Francesco Capecchi, Marta Coppini, Federico Favi, Simone Gravina, Adele Lapini, Adrees Mian, Anna Minafra, Anna Nerini, Alessandro Nerucci, Matteo Palaj, Leandro Scotti, Daniel Smart, Jonas Sostegni, Margherita Taddei Sozzifanti, Ginevra Louise Vaiani.
linda meoni