Pistoia, 27 aprile 2024 – I primi mesi dell’anno ci dicono che la nostra provincia è l’unica in Toscana che, rispetto ai precedenti dodici mesi, è in calo per quanto riguarda le denunce di malattie professionali. C’è da esserne contenti oppure preoccupati perché c’è da fare i conti con molto sommerso? Al momento i dati ufficiali dell’Inail, relativi ai primi due mesi del 2024 parlano chiaro e sono stati presentati ieri a Quarrata, nella sala consiliare del Comune, in un convegno organizzato dall’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro).
Fra i relatori, oltre al presidente regionale dell’associazione Alessandro Grassini ed il referente della Commissione malattie professionali, Daniele Manetti, ed il sindaco quarratino Gabriele Romiti anche i vertici dell’Ispro, Massimo Lucchesi come responsabile Inail di Pistoia e molti altri esperti. I primi sessanta giorni del 2024, quindi, indicano Pistoia come l’unica col segno meno: 69 denunce fra gennaio e febbraio 2023 che diventano appena 48 nell’anno in corso. Tanto per fare qualche confronto, a Prato si è passati da 38 a 43, a Siena da 46 a 83 e a Firenze da 139 a 200. Complessivamente, il dato toscano parla di 1646 denunce nei primi due mesi del 2023 per arrivare alle 2224 per quest’anno.
"Abbiamo organizzato questo incontro nella concomitanza con la Giornata Mondiale delle malattie professionali e della sicurezza sul lavoro – afferma il presidente regionale di Anmil, Alessandro Grassini – perché ci sono problemi di esposizione dovuta alle polveri sottili e, nello specifico, per la polvere di legno viste le tantissime attività produttive presenti sul territorio legate ai mobilifici. E’ un argomento che, magari, in pochi sanno e conoscono le ricadute ma purtroppo si tratta di elementi che andiamo a respirare ogni giorno. Noi puntiamo alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro che dobbiamo difendere, così come nelle scuole: argomenti sui quali riscuotiamo sempre molta sensibilità anche da parte del Comune di Quarrata".
Dalla mattinata di confronto fra esperti, però, è emersa anche un’altra tendenza molto significativa: nelle scorse settimane, infatti, l’Anmil ha fatto specifica richiesta a Ispro (Istituto regionale per studio, prevenzione la rete oncologica) di quella che è la rilevanza dei tumori, mesoteliomi compresi, per singoli cantieri navali dal 1993 alla fine dello scorso anno. In questo frangente la nostra provincia, con 91 casi, è al 7° posto stando davanti a Grosseto (55), Siena (50) e Prato (37) mentre il gruppo è guidato da Livorno (393 casi) davanti a Firenze (188). Il riferimento ai cantieri navali, seppur strano, riguarda anche il nostro territorio come riportato dall’apposito "Registro dei tumori naso sinusali (TuNS)" e comprende chi fa parte del comparto tessile e chi è esposto a polvere da legno che rientra in questo settore: i mesoteliomi maligni, con esposizione certa o probabile, sono attualmente 12 e meno di 3 nella sola Quarrata mentre nel registro ci sono 24 casi nella nostra provincia che sottolineano coloro che, durante la propria attività lavorativa, hanno sviluppato un tumore naso sinusale.