È morto tra le braccia di suo padre e davanti ai suoi amici cari, con cui era uscito per un pomeriggio spensierato, dedicato alla sua grande passione: la caccia. Marco Lombardi, 38 anni, di Pescia, sarebbe stato ucciso da un malore improvviso, forse un infarto, ieri pomeriggio, intorno alle 15,30, nei boschi di Marliana, nei pressi della località la Baita. Inutili tutti i tentativi di soccorrerlo. L’uomo si è accasciato a terra. Il primo a cercare di praticare il massaggio cardiaco è stato proprio il padre che gli aveva trasmesso la grande passione per la caccia e che era con lui, a pochi passi. Ma ogni tentativo è stato vano. I soccorsi sono stati subito allertati: sul posto sono arrivati i volontari della Misericordia di Marliana, ma anche gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano Sast, e successivamente i carabinieri. In un primo momento, infatti, si era pensato che si trattasse di un incidente di caccia, ipotesi che è stata subito esclusa. Purtroppo si è trattato di un malore improvviso e fatale, forse un infarto. La salma è stata subito liberata ed è a disposizione della famiglia.
Dopo aver cercato di soccorrerlo, ma senza riuscirci, il padre di Marco si è sentito male ed è stato soccorso dai volontari della Misericordia. Troppo forte lo choc di vedere il figlio a terra.
Quello che è accaduto nei boschi di Marliana è stata una tragedia. Proprio a Marliana la famiglia di Marco Lombardi aveva una seconda casa, un luogo del cuore dove trascorrere il fine settimana.
A ricordare Marco è Franco Biagini, presidente della Sezione di Pescia di Federcaccia. "Marco era un ragazzo d’oro, buono e generoso – racconta Biagini – proprio qualche sera fa eravamo stati insieme. Lui era consigliere della Sezione e aveva organizzato con me la cena dei cacciatori, un appuntamento per tutti noi molto sentito. Erano state ore piacevoli. Suo padre gli ha trasmesso la passione per la caccia. Tra di noi ci chiamavamo con i soprannomi, lui era per tutti ’fagiolino’". Marco Lombardi lascia la moglie e i genitori. Era originario di Pescia e viveva nella località Alberghi. L’amico Biagini lo ricorda come un gran lavoratore, un appassionato dello sport e una persona buona e generosa. Il funerale sarà fissato oggi, dal momento che la salma è a disposizione della famiglia.
M.V.