Pistoia, 17 dicembre 2022 - Nella notte di terrore e paura per gli allagamenti c’è anche la tragedia sfiorata di Badia di Chiazzano, dove una donna alla guida della propria Mercedes si è inabissata nel torrente ai lati della strada che nel pomeriggio di giovedì aveva invaso la strada. La donna, ancora visibilmente sotto choc, è tornata nel luogo dell’incidente all’indomani, andando a recuperare quel che rimane della sua auto. "Stavo attraversando via di Chiazzano verso le 20 – racconta lei stessa – . L’acqua ha invaso la carreggiata, il torrente era uscito dall’argine, qui succede spesso. Sapevo di dovermici tenere lontano, ma la corrente dell’acqua ha iniziato a spostare l’auto, è stato terrorizzante. L’auto ha iniziato a inclinarsi e ho capito che non avevo più il controllo. Sono riuscita ad uscire dalla portiera lato passeggero, prima l’auto si inabissasse. Avevo già l’acqua alle ginocchia". Nessuna ferita, solo un grande spavento e la consapevolezza di essersela vista brutta. "Poi ho ritrovato la macchina ribaltata dentro il fosso, c’è voluto il carro attrezzi – racconta –. Vedremo i danni, è finita quasi tutta dentro l’acqua. Probabilmente, se ci fosse stato un guard-rail, la situazione sarebbe stata meno pericolosa".
Una serata drammatica anche in via di Santomoro. Due persone anziane che vivono da sole sono state evacuate e una famiglia si trova al perso. Dopo le abbondanti piogge del pomeriggio, con l’arrivo della sera, i piani seminterrati del condominio Morganti sono stati invasi da acqua, fango e detriti che fuori arrivavano fino sopra le ginocchia. Quindi la corsa di Protezione civile, vigili del fuoco e sanitari per salvare un’anziana con problemi di deambulazione. "I soccorritori hanno dovuto farla uscire dalla finestra perché la porta non si apriva per l’acqua alta – racconta Gabriele Berti, figlio della signora Alberta –. Mia madre ha 95 anni e ha difficoltà a camminare: è stato un miracolo". Stessa sorte, ma questa volta aiutata per tempo dal figlio accorso sul posto memore di episodi passati, per la signora Gabriella, 76enne residente del complesso. "Il problema è sempre quel muro – afferma Luca Signorini – da quando è stato costruito, circa dieci anni fa, è la terza volta che mi ritrovo in questa situazione". Un muretto a sasso a ridosso del ciglio della strada con funzione di protezione sull’argine del fiume. "Come al solito fango e detriti sono arrivati dalla strada a monte e dal bosco – spiega – arrivati qua davanti incontrano una piccola salita verso il ponte. Prima del muretto defluivano dal guardrail, adesso ristagnano e trovano la via di fuga tra le abitazioni. Mia madre mi ha chiamato perché l’acqua stava entrando, sono venuto e l’ho portata via. Ho chiuso, ma il fango è entrato comunque: è tutto da buttare". Federica, dentro la sua abitazione, con gli occhi pieni di lacrime fissa quello che rimane del suo salotto: "Ho acqua e fango ovunque. Non ho più le mie cose, non ho una casa".
Uno dei punti di maggiore criticità di tutta la periferia si è confermato quello de Il Chiodo e Chiazzano, coi fossi lungo la via vecchia provinciale Pratese che tracimano proprio lungo la strada. I disagi anche stavolta sono stati evidenti con case allagate, e auto finite fuori strada ma con danni comunque limitati perché, chi vive da quelle parti, oramai sa bene come comportarsi. Lo stesso dicasi per il circolo Mcl di Chiazzano che, nella serata di giovedì, ha dovuto tirare giù la serranda per contenere l’arrivo dell’acqua. "Siamo stati in apprensione indicativamente fino alla mezzanotte – dice il titolare Lorenzo Gori – purtroppo l’acqua è entrata nei locali, che si sono allagati. Dopo la segnalazione, La Protezione civile che ci ha rifornito di sacchi di sabbia, subito messi a protezione delle porte". In città i disagi maggiori del giorno dopo sono stati quelli legati al traffico: il sottopasso di Porta Nuova ieri sera non era ancora stato riaperto, con conseguenze nefaste su tutta la circolazione, e non lo sarà neppure per almeno questa mattina.
Francesco Storai
Gabriele Acerboni
Saverio Melegari