Maltempo, una notte di paura. Allagamenti, interventi e disagi. Medicinali sott’acqua in farmacia

Il violento temporale di lunedì ha colpito il centro da Porta Lucchese al viale Adua, fino a Bonelle. Famiglie in difficoltà al Nespolo e a Chiazzano. Vigili del fuoco al lavoro con settanta richieste di aiuto.

Maltempo, una notte di paura. Allagamenti, interventi e disagi. Medicinali sott’acqua in farmacia

Maltempo, una notte di paura. Allagamenti, interventi e disagi. Medicinali sott’acqua in farmacia

Una vera bomba d’acqua quella che lunedì sera poco dopo le 23 ha battuto per almeno due ore la città di Pistoia con strade diventate come torrenti in piena, anche nel centro storico. Oltre 70 le richieste di aiuto arrivate ai vigili del fuoco che sono intervenuti per liberare i seminterrati allagati, ma anche per rimuovere piante e detriti dalle strade. Le criticità in città sono arrivate e aumentate esponenzialmente col perdurare e lintensificarsi delle precipitazioni. Intorno alla mezzanotte sui gruppi social cittadini si rincorrevano segnalazioni di allarme e pericolosità delle strade. Ma oltre allo stupore per non aver mai visto la zona della Coop del viale Adua riempirsi di acqua, c’era chi, messa da parte l’incredulità, doveva far fronte all’allagamento degli scantinati. L’acqua da via Macallè correva verso il viale Petrocchi che faceva da alveo a quello che sembrava un fiume. Un fiume si è creato nello slargo dell’incrocio tra via Sacconi, via Porta Lucchese e l’inizio di via Puccini. Tra i locali allagati anche il negozio di strumenti musicali Lapio, che ha subito danneggiamenti alle attrezzature, e l’estetista Laura Beauty che ha trovato l’interno del locale con diversi centimetri d’acqua. Ancora più ingenti i danni alla farmacia Chiti di via Porta Lucchese, costretta alla chiusura: sulla porta ieri mattina era scritto "rimane chiusa fino al ripristino causa allagamento". Pare che l’acqua, che ha invaso il magazzino dove erano riposti dei farmaci, sia entrata dal caveau della adiacente ex filiale di Cassa di Risparmio Pistoia e Lucchesia, ormai chiusa da anni. Nei sotterranei abbandonati della banca l’acqua ha raggiunto, stando ad alcune testimonianze, oltre un metro di altezza, tanto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con le pompe per svuotarli. E tra gli esercenti e i residenti della strada a due passi dal centro cittadino, che ieri mattina si davano da fare con scope e spazzoloni a buttare fuori acqua e a eliminare la merce sciupata, si percepiva il nervosismo e la sensazione di sentirsi abbandonati. "Non viene mai nessuno a pulire i tombini, l’acqua qui fa ristagno, ma questa notte è stata peggio delle altre volte – era un po’ il commento di tutti – qui il problema sono state le fogne che non ricevevano, piene di foglie e di sporcizia perché non vengono mai pulite".

Sono arrivate segnalazioni di allagamenti anche nella zona dello Sperone, nelle vicinanze della Conad. Situazione analoga per i sottopassi cittadini: da quello del ponte Europa chiuso, come segnalato dal sindaco Tomasi con un messaggi nella notte su Facebook, a quello di Porta Nuova con l’acqua che ha invaso completamente la sede stradale. Niente a che vedere con la situazione purtroppo drammaticamente conosciuta di via vecchia Pratese, che dopo esser stata tutta coinvolta dalle piogge battenti e aver preso le sembianze di un corso d’acqua, è stata chiusa all’altezza del Chiodo da Vab e vigili del fuoco che passando sul posto ne hanno constatato la pericolosità: i fossetti laterali defluivano completamente nella sede stradale facendo arrivare l’acqua in alcuni punti anche all’altezza del ginocchio. Nelle zone del Nespolo e Chiazzano in alcune case l’infiltrazione dell’acqua ha raggiunto anche i 50 centimetri. Secondo i residenti il problema è sempre lo stesso: i fossi che non vengono puliti così come i tombini ed i terreni che sono stati rialzati. Un problema è ormai atavico al punto che molte persone si sono dotate di idrovore per fare defluire l’acqua intervenendo immediatamente senza aspettare l’arrivo dei soccorsi.

Hanno collaborato Gabriele Acerboni, Daniela Gori

e Maurizio Innocenti