REDAZIONE PISTOIA

Mancano defibrillatori e certificati a palestre, impianti e centri estivi. Blitz dell’Arma: rischio sospensioni

I controlli dei Nas di Firenze con i carabinieri di Pistoia sono partiti a maggio: sanzioni per 4 strutture. Per due di queste è stata richiesto lo stop dell’attività. Al setaccio anche le aree attrezzate per i più piccoli. .

Mancano defibrillatori e certificati a palestre, impianti e centri estivi. Blitz dell’Arma: rischio sospensioni

E’ la cronaca quotidiana a raccontare l’importanza della sicurezza in tutti i luoghi in cui si pratica sport. Questione di attimi, e della presenza di operatori e strumenti indispensabili ad assicurare un soccorso tempestivo. Ma una parte fondamentale la gioca anche la prevenzione e i necessari controlli sanitari che devono essere richiesti dalle strutture sportive per ogni atleta, pur dilettante che sia. Ed è per questo che è partita la campagna di controlli condotti dai carabinieri del Nas di Firenze, insieme con i carabinieri di Pistoia. Verifiche partite a maggio, in contemporanea con quelle condotte nelle province del Centro Italia, che hanno concentrato l’attenzione sulla regolarità di palestre, centri sportivi e, particolarità della nostra provincia, anche nei centri estivi per i bambini, dove l’attività motoria è prevalente. I controlli si sono concentrati poi nella scorsa settimana e hanno portato, in ultimo, alle sanzioni per alcune irregolarità riscontrate e in un caso anche nella richiesta di sospensione dell’attività, per un centro sportivo della nostra provincia.

In particolare, nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Pistoia, sono state segnalate alle autorità amministrative tre palestre e un centro sportivo, mentre sono risultati regolari tutti i centri estivi per i piccoli esaminati.

Nel dettaglio, una palestra è stata sanzionata per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa. Multata anche un’altra palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica e per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D (basic life support). Si tratta di un operatore che ha una particolare formazione, che gli consente di poter intervenire in caso di una situazione di primo soccorso, relativa ad un arresto cardiaco, con la possibilità di utilizzo del defibrillatore (DAE). Stessa sanzione amministrativa che ha colpito un centro sportivo, per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D.

Per altre due palestre, poi, è stata avanzata richiesta di "sospensione dell’attività", per aver avviato l’attività in assenza del dispositivo DAE, cioè il defibrillatore semiautomatico. In questo caso, la richiesta è stata avanzata all’autorità sanitaria competente e le due attività avranno la possibilità, dopo aver pagato la sanzione, di mettersi in regola, comunicando di aver effettuato tutte le procedure richieste all’autorità sanitaria, ovvero all’Asl. Per ogni sanzione comminata, le attività sportive dovranno ora pagare centinaia di euro di multe e poi avviare tutti i controlli interni per poter garantire di proseguire i corsi sportivi in sicurezza.

red.pt