REDAZIONE PISTOIA

Mancano i giovani per il distretto del mobile

La formazione resta uno dei punti cruciali per il futuro dell’artigianato. Il tema è stato approfondito nell’atelier della ditta Nieri

Il giornalista Giuseppe Brindisi e Maurizio Nieri durante il dibattito

Il giornalista Giuseppe Brindisi e Maurizio Nieri durante il dibattito

La formazione dei giovani nell’ambito del comparto del mobile, resta uno dei punti cruciali del futuro dell’artigianato, soprattutto a Quarrata, dove le imprese sono maggiormente vincolate a questo settore. Un tema approfondito anche durante l’incontro organizzato a dicembre dalla ditta Nieri, storica produttrice di salotti, nello show room dell’atelier, in via del Casone 65. A introdurre e moderare il dibattito dedicato al dinamismo e alle sfide affrontate dalle imprese toscane è stato il giornalista di Mediaset Giuseppe Brindisi, noto al pubblico televisivo per la trasmissione Zona Bianca. All’incontro sono intervenuti, oltre a Maurizio Nieri designer creativo di Atelier Nieri, Cristina Manetti capo di gabinetto della Regione Toscana, la consigliera del Csm Claudia Eccher, esperta di diritto bancario e societario, Cataldo Calabretta docente universitario e presidente di Sorical, e Alessandro Nerini presidente della ditta Nerini Spa.

"Mancano giovani disposti a entrare in questo contesto delle imprese che provengono da un percorso lungo – ha spiegato Nieri – qui le aziende sono nate dalle famiglie del territorio che hanno contribuito al tessuto economico anche creando un indotto. La nostra forza è proprio nell’essere ancorate al territorio". Tra gli obiettivi della discussione anche quello di offrire un’opportunità, dare valore e condividere esperienze con i rappresentanti delle varie attività, soprattutto del distretto del mobile, sottolineando la volontà di dare un avvenire alle imprese facendo riferimento anche alle dinamiche e alle difficoltà. "Un’urgenza, quella di rilanciare l’artigianato toscano, che riguarda anche altri settori, perché il Made in Tuscany ha un valore economico superiore anche al made in Italy – ha osservato Cristina Manetti – in Regione sono stati fatti incontri per parlare di come intervenire, perché in totale abbiamo 330 mila piccole e medie imprese. Tanti distretti, oltre a quello del mobile, come quello del tessile per esempio, che fanno parte di una stessa rete".

Un argomento al quale si stanno dedicando, per cercare risposte alle sfide dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione, già da tempo anche altri attori del territorio, sia di Quarrata che di tutta la Provincia, coinvolgendo l’istituto professionale De Franceschi Pacinotti di Pistoia. Anche il rapporto Mismatch annuale ha evidenziato che la maggioranza delle imprese manifatturiere del territorio ha difficoltà nel trovare lavoratori con competenze specifiche e aggiornate.

Daniela Gori