Calo lieve della produzione del manifatturiero nel primo trimestre di quest’anno per l’area Lucca, Pistoia e Prato che fa parte di Confindustria Toscana Nord che analizza questi dati. Ma, a fronte del -1,2% dell’intero territorio, per quanto riguarda la provincia di Pistoia il dato è in leggera controtendenza e si ferma ad una stagnazione che guarda al positivo con il +0,3% rispetto alla produzione manifatturiera del primo trimestre dello scorso anno. La tendenza è quella di una ripartenza (il 4° trimestre aveva segnato un -3,4% sullo stesso periodo del 2022) anche perché si va a confrontare con il -4,6% che emerge dal dato nazionale. In questo quadro complessivo, sul territorio continuano a farsi sentire gli effetti dell’alluvione che si ripercuotono nel comparto moda (-9,1% di calo in un anno) ma, nel complesso, i segni negativi non sono poi troppi. "E’ un quadro molto composito quello che osserviamo – commenta il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini – del resto ogni settore fa storia a sé: di sicuro, però, c’è da mettere in evidenza che l’anno scorso le prestazioni delle nostre aziende sono state, nel loro complesso, sensibilmente migliori del dato italiano, battendosi bene nei mercati mondiali e sono certo che accadrà così anche in questo 2024 che sta procedendo fra le preoccupazioni sul fronte geopolitico ma anche fra i dati positivi della crescita del commercio mondiale".
Come detto, in provincia di Pistoia si assiste ad un sostanziale pareggio confrontando i primi tre mesi di quest’anno con quelli del 2023 con un’attenzione particolare che deve essere destinata alla metalmeccanica che continua ad essere la locomotiva, in tutti i sensi, della produzione industriale visto il +8,6% per quel che concerne i mezzi di trasporto e tutto l’annesso indotto. "Il tessuto pistoiese riesce a generare dinamiche di compensazione – prosegue Daniele Matteini – ed oltre alla metalmeccanica, il campo resta positivo anche per la carta-cartotecnica (+4,5%) e l’alimentare (+2,9%). I dati negativi vengono dalla chimica-plastica con -3%, dall’arredamento-materassi con -4,7% ma soprattutto dalla moda, che nel confronto con lo stesso trimestre del 2023 mostra prestazioni intorno al -10/11%. Nel dettaglio, segnano -9,8% le calzature, comunque migliorative rispetto al dato nazionale, -10,6% il tessile, -11,3% l’abbigliamento-maglieria. Ed è questa posizione legata alla moda a condizionare il dato finale complessivo". E’ su questo fronte che bisognerà porre particolare attenzione nei prossimi mesi, con iniziative specifiche come quelle organizzate dalla stessa Confindustria con "E’ di moda il mio futuro" senza dimenticare, proprio per la meccanica, il lavoro portato avanti da Ditecfer, in questi anni divenuto non solo il distretto ferroviario principale d’Italia ma anche il più dinamico a livello europeo. E lo stesso Ditecfer, a breve, festeggerà i dieci anni della sua nascita con un evento molto importante.
S.M.