Maratona oratoria contro i suicidi in carcere

L'Unione delle Camere Penali Italiane organizza una maratona oratoria su suicidi in carcere. La Camera Penale di Pistoia aderisce e interverrà in piazza Gavinana il 2 luglio. Si denuncia il sovraffollamento carcerario e la violazione dei diritti umani.

L’Unione delle Camere Penali Italiane ha organizzato, tramite le Camere Penali territoriali, una "maratona oratoria" sul gravissimo problema dei suicidi nelle carceri. La Camera Penale di Pistoia aderisce a questa iniziativa e per questo motivo, martedì 2 luglio, a partire dalle ore 16.30, in piazza Gavinana (sul Globo) interverranno, uno di seguito all’altro, gli avvocati della Camera Penale e del Foro di Pistoia. L’avvocatura pistoiese ha così recepito la delibera della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane del 24 maggio scorso e cui proponiamo alcuni brani. "E così sono 35 dall’inizio dell’anno. L’incessante conta dei suicidi in carcere ci impone di registrare l’ennesima perdita di una vita umana affidata alla custodia dello Stato". La Giunta rileva il costante aumento del sovraffollamento carcerario e il conseguente peggioramento delle condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti "privati del più elementare e al contempo fondamentale dei diritti, ovvero quello alla “dignità umana”. Sul rispetto e sulla tutela dei diritti inviolabili dell’uomo – si legge – si fonda il nostro patto di convivenza civile inciso nella Costituzione. La privazione della dignità umana a opera dello Stato non solo è certamente illecita, ma appare assolutamente inaccettabile, poiché i diritti fondamentali rappresentano i principi supremi dell’ordinamento costituzionale e qualificano la struttura democratica dello Stato". L’Unione è intervenuta più volte con forza: "richiedendo interventi immediati al Governo, ma a oggi i decisori politici, pur inevitabilmente consapevoli della eccezionale gravità della situazione, hanno offerto un’indecorosa immagine di totale immobilismo". L’Ucpi ha invitato tutte le Camere Penali italiane, con il sostegno dell’Osservatorio Carcere, a una maratona oratoria partita il 29 maggio nei luoghi pubblici e rappresentando alla società civile "la condizione inumana dei detenuti" e di tutti gli operatori.