LINDA MEONI
Cronaca

Marini, sentenza finale del Tar: "Commissariamento legittimo". Via libera al nuovo consiglio

Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso dell’ex presidente Carnacini contro la prefettura Niccolai: "Ora possiamo prendere decisioni più impegnative". Attesa per il Consiglio di Stato.

Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso dell’ex presidente Carnacini contro la prefettura Niccolai: "Ora possiamo prendere decisioni più impegnative". Attesa per il Consiglio di Stato.

Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso dell’ex presidente Carnacini contro la prefettura Niccolai: "Ora possiamo prendere decisioni più impegnative". Attesa per il Consiglio di Stato.

Ricorso respinto e, quindi, commissariamento giudicato legittimo oltre che necessario. Il che si traduce in un fatto: il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione Marini, così come ricostituito dall’ex commissario Raffaele Ruberto – con l’avvocato Andrea Niccolai, la commercialista pratese Irene Sanesi e la Soprintendente fiorentina Antonella Ranaldi, incarico questo solo transitorio – può adesso arricciarsi le maniche e iniziare a tracciare la strada. Così si è espresso in via definitiva il Tar della Toscana, sezione prima, a proposito del ricorso proposto dall’avvocato Carlo Ferdinando Carnacini e Gilda Consuelo Loraine Ricklin Pedrazzini contro la Prefettura di Pistoia che quel commissariamento lo aveva sancito nell’ottobre 2023.

All’origine del contendere, in estrema sintesi e per non addentrarsi in eccessivi tecnicismi, una serie di adempimenti statutari che la Prefettura riteneva non assolti e che invece la Fondazione allora presieduta da Carnacini sosteneva di aver osservato, o essere stata incapace a osservare, per motivi non dipendenti dalla propria volontà. A mettere la parola fine è appunto il Tar: "Tutte le circostanze richiamate – si legge in un passaggio decisivo della lunga disamina giudiziaria datata 6 marzo, ma diventata pubblicamente consultabile solo ieri –, sono state considerate quali elementi di non conformità alla legge e allo statuto dell’operato degli organi della Fondazione, tali da integrare i gravi motivi per l’esercizio del potere di scioglimento da parte dell’Autorità prefettizia". Di "oggettiva disfunzionalità" parla poi il Tar in un altro passaggio della pronuncia, riferendosi alla mancata nomina del collegio dei revisori, all’assenza del bilancio d’esercizio 2022 e all’assenza di comunicazioni circa la ricomposizione del cda alle dimissioni della consigliera Barbara Cinelli. Alla lunga disputa in corso tra le parti negli anni ora manca dunque solo l’ultimo tassello, quello in capo al Consiglio di Stato che a seguito di un rinvio dovrà pronunciarsi in una data imprecisata del secondo trimestre 2025. All’attenzione dell’Organo tre ricorsi accorpati che hanno a che fare, riducendo in termini, con lo statuto della Fondazione e con la sua stessa iscrizione al Registro Nazionale Terzo Settore, con l’ipotesi ventilata che, stando oggi così le cose, possa neppure più sussistere interesse alla decisione di quei tre ricorsi. "Il lavoro per noi era già iniziato – commenta l’avvocato Niccolai –, ora abbiamo l’opportunità di prendere decisioni più impegnative. Tra le priorità ridefinire i rapporti con il Comune di Pistoia, rimettendo mano alla convenzione tra le parti intervenendo così anche su Palazzo del Tau, per sistemare in particolare aspetti inerenti la sicurezza elettrica e antincendio per consentirci così di riaprire, anche se solo su prenotazione o per eventi particolari. Vorremmo poi assumere personale e riorganizzare il lavoro per portare a termine attività come la creazione di un catalogo ragionato delle opere, la digitalizzazione delle autentiche e molto altro".

E per quel che riguarda il posto nel cda riservato alla Soprintendenza, attualmente in stallo per via della migrazione di competenze e il passaggio con Lucca e Massa? "Dopo una iniziale accettazione dell’incarico – conclude Niccolai – la dottoressa Ranaldi ha dato le proprie dimissioni motivandole proprio con quel passaggio di Soprintendenza che avverrà in giugno. Avevamo chiesto di nominare un suo delegato, ma a oggi la richiesta è caduta nel vuoto. Tuttavia questo non ci impedisce di lavorare: con la nomina dell’avvocato Panelli nel cda raggiungiamo il numero minimo richiesto. Stiamo cercando comunque di cooptare un nuovo membro da inserire nel consiglio".

linda meoni