Emanuele Cutsodontis
Cronaca

Morto sul lavoro, comunità in lutto per Mario Morina: “Dalla Francia a Medicina, era un pilastro per tutti”

Gli amici del paese lo ricordano come grande lavoratore, sempre disponibile: “Faceva parte del circolo Aics, come consigliere. Su di lui si poteva contare”

Mario Morina

Mario Morina

Pescia (Pistoia), 14 gennaio 2025 – Un intero paese piange la perdita di Mario Morina. Lo sfortunato operaio 59enne scomparso all’improvviso in un tragico incidente sul lavoro a Veneri, mentre lavorava per pulire il bordo dell’antica strada. “Mario era un lavoratore stimato e rispettato – ha ricordato la Cooperativa Spiga di grano, per la quale lavorava –, il cui impegno e dedizione non saranno mai dimenticati”. L’uomo, una lunga esperienza alle spalle nella carpenteria e nell’edilizia e una grande passione per la pesca, si era trasferito a Medicina insieme alla moglie Eleonora Lopez nel 2002, dopo tanti anni vissuti a Ponte Buggianese; aveva otto fratelli. Tutti, in paese, lo ricordano come una persona buona, sempre disponibile, pronta a farsi in quattro per aiutare i vicini.

“Era uno che se non c’era si sentiva la sua mancanza- spiega sconsolata Giuditta Paoli, una vicina di casa –era una persona entusiasta, che quando si impegnava lo faceva con tutto se stesso. Era nato in Francia, e spesso ci aveva detto, con soddisfazione, che le sue crepes erano le migliori. D’estate faceva sempre compagnia, accendeva la griglia, metteva la musica, sapeva fare gruppo anche solo con un mazzo di carte”. “Si era integrato molto bene nella nostra comunità- commenta, con il dolore nella voce, Maria Rosa Giusti, già presidente dello storico circolo paesano -lui e sua moglie erano dei nostri. Erano sempre con noi, faceva parte del circolo ed era rimasto come consigliere Aics”.

Affranto anche l’attuale presidente del circolo, Sergio Campioni. “Era un bravissimo ragazzo – ci dice – si impegnava sempre a fondo in tutto quello che faceva. Collaborava con noi in ogni tipo di iniziativa. Anche quando ci siamo trovati in mezzo alla strada, quando l’amministrazione comunale ci ha tolto la sede, ha continuato a collaborare, a darci una mano in ogni cosa, in ogni aspetto. Aveva aiutato anche come muratore, collaborava con noi in ogni frangente”. “Un uomo buono, silenzionso, sempre sorridente e vicino alla famiglia e agli amici: non ci sono parole per descrivere il vuoto che lascia”, scrive sui social l’amico Graziano.