Pistoia, 14 giugno 2020 - Il loro è stato senza dubbio un modo originale di conoscersi. E soprattutto di innamorarsi. Così, fra pochi giorni, convoleranno a nozze. Moreno Burattini, sceneggiatore del famoso fumetto Zagor, e la sua fidanzata Valentina Uccheddu, maestra di scuola dell’infanzia a Parma, si sposeranno mercoledì, nella bellissima location del Ponte di Castruccio. Un lieto evento che arriva dopo il lockdown che ha tenuto Burattini lontano per tre mesi dalla sua amata Gavinana, paese di origine e sua attuale residenza.
Un «ritorno alla vita», insomma, per il noto fumettista, che lo scorso 24 maggio ha utilizzato Twitter per rivolgere una proposta di matrimonio pubblica alla sua compagna. «Ho promesso, due mesi fa, che se fossi sopravvissuto al virus avrei sposato la fidanzata. @ICronica mi vuoi sposare?». E «ICronica» (nome social di Valentina) ha risposto di sì. Una storia, la loro, iniziata quattro anni fa. «Ho conosciuto Valentina litigandoci su Twitter – racconta Burattini –. Avevo scritto una battuta che l’aveva indispettita e mi ha inviato un messaggio privato per dirmene quattro. È cominciata una corrispondenza per chiarire le rispettive idee e poi una frequentazione di messaggi a cui è seguito un invito a cena».
Si incontrarono a Piacenza: la serata fu tanto piacevole che le ore trascorsero in fretta. E i due non si accorsero che i cancelli del parco in cui stavano chiacchierando, intanto, avevano chiuso. Per uscire, si ritrovarono così a scavalcare. «Sono al secondo matrimonio, per ora la media è di uno ogni trent’anni – sorride Burattini –. La pandemia ha mandato all’aria il progetto di sposarci in Sardegna, la terra di origine di Valentina, dove avevamo organizzato il rendez-vous degli Amici di Zagor. Così convoleremo a nozze con un evento riservato a pochi intimi, nel mio luogo di origine». Celebrerà l’assessore alla cultura, Alice Sobrero.
Zagor sarà comunque presente, con la partecipazione di due autori: il disegnatore pistoiese Marcello Mangiantini e lo sceneggiatore senese Jacopo Rauch. La parte musicale sarà garantita dalla chitarra del rocker Graziano Romani. Intanto Burattini è potuto rientrare a Gavinana il 4 giugno, dopo essere rimasto bloccato a Milano, città dove lavora, dall’8 marzo.
«La sera in cui la gente assaltò i treni per lasciare la città – racconta –, io rientravo verso la Lombardia perché, se non lo avessi fatto, non avrei potuto gestire le uscite di Zagor in edicola. In quei mesi ho condotto vita da ‘arresti domiciliari’, allontanandomi da casa solo per andare a lavorare mezza giornata in una redazione spettrale in cui, invece dei soliti trenta o quaranta, eravamo in dieci, con guanti e mascherina. Siamo riusciti, nonostante tutto, a non far saltare nessuna uscita in edicola. È stato pesante. Le ambulanze passavano a sirene spiegate, e ogni giorno, per settimane e settimane, attorno a noi morivano centinaia di persone».