Pistoia, 24 novembre 2017 - Lungo il binario 1 della stazione abbracci e sorrisi. Fuori, anche fischi e contestazioni. Comunque la visita di Matteo Renzi in città, col treno del suo tour elettorale, ha richiamato centinaia di persone, molti militanti e simpatizzanti del Pd. Il segretario democratico, sceso alle 17,10 dal convoglio che lo ha accompagnato in lungo e in largo per lo stivale, durante la sua visita a Pistoia è voluto tornare nuovamente anche allo stabilimento Hitachi per incontrare quei lavoratori (non molti) che lo hanno atteso al termine del turno di lavoro.
Bandiere del partito sventolanti, militanti schierati per abbracciarlo e mezza città paralizzata, con un dispiegamento imponente di forze dell’ordine a partire da via Ciliegiole fino, appunto, alla stazione centrale. E proprio alla stazione Renzi si è dedicato alla folla, a quella massa di persone che non ha voluto perdere l’occasione per stringergli ancora una volta la mano. Quello è stato il momento dell'incoraggiamento, del 'non mollare', dei sorrisi e dell'abbraccio dei simpatizzanti pistoiesi. Ad accompagnarlo, tra gli altri, il ministro allo sport Luca Lotti, il segretario regionale del Pd Dario Parrini, il capogruppo alla Camera Ettore Rosato, 'padre' del nuovo sistema elettorale, ed altri esponenti nazionali. A terra schierato tutto il partito locale a partire dai deputati Edoardo Fanucci e Caterina Bini, l’assessore regionale Federica Fratoni, i consiglieri Massimo Baldi e Marco Niccolai fino ad una rappresentanza del gruppo Pd comunale. In prima linea Riccardo Trallori e Maurizio Bozzaotre, rispettivamente segretari provinciali e comunali dei democratici. C'era anche Rinaldo Vanni, presidente della Provincia.
Venti minuti, tanto è servito a Renzi per attraversare i pochi metri che separano il binario dall’uscita della stazione. Ogni passo, ogni sguardo dell’ex premier doveva essere immortalato in un selfie o “sigillato” da una stretta di mano. Poi via verso l'Hitachi in via Ciliegiole. In quegli istanti sono arrivati i fischi e la contestazione da parte di chi lungo, la strada, ha voluto protestare ancora una volta sulla vicenda banca Etruria. “Siamo noi quelli delle quattro banchette - urlavano rivolgendosi a Renzi - Siamo noi i risparmiatori”.
L’arrivo in Hitachi è stato silenzioso. Se nel primo pomeriggio ad attenderlo c’erano gli studenti di “Azione studentesca” con uno striscione di critica sulla recente riforma della “Buona Scuola”, Renzi intorno alle 18 è stato accolto solo dai manager dell'azienda e da una decina di lavoratori rimasti ad aspettarlo (prima della visita, polemicamente, Fratelli d'Italia in una nota ha chiesto 'analogo trattamento' per i politici 'della nostra parte'). Subito è partito il tour dell’azienda con la visita alla fabbrica, accompagnato dall'ad di HitachiRail Maurizio Manfellotto, e ai nuovi convogli, a partire dal Caravaggio per il trasporto regionale per arrivare ai treni veloci inglesi.
Ultimo 'passaggio' con alcuni minuti di confronto con gli operai, davanti ai quali il segretario del Pd ha ribadito l’impegno del partito verso l’azienda e sulla questione amianto. “Il centrosinistra può ripartire semplicemente dalla parola lavoro e siamo qui a dirlo agli operai dell’Hitachi – ha detto ai giornalisti – Sono venuto a Pistoia due anni fa da premier ed oggi vediamo i risultati. Le commesse ci sono e vanno avanti. Ci impegneremo anche per la questione amianto, che ci sta a cuore”. Renzi ha anche detto che, parlando con i manager HitachiRail, gli è stato confermata la volontà di 'incrementare il ricavato ma anche i posti di lavoro entro il 2021' e si è augurato che i convogli regionali acquistati dal gruppo Ferrovie possano 'arrivare a 360'.
Dal canto suo Marco Fontana, iscritto Pd e membro rsu della Fim/Cisl, che ha parlato con Renzi delle prospettive dei lavoratori, si è detto 'soddisfatto, anche se resta la preoccupazione sull'Ansaldo Sts, una partita sulla quale abbiamo chiesto attenzione'.
Infine in serata, al termine della visita, l'assessore comunale della Lega Nord, Alessio Bartolomei, responsabile della manutenzione, ha postato su Facebook un commento tra il polemico e l'ironico: 'Per la visita di Renzi di un'oretta, che ha messo insieme un po' di supporter e un centinaio di contestatori, abbiamo dovuto mettere in campo: 34 poliziotti, 12 carabinieri, 10 finanzieri, 6 vigili urbani, 5 uomini della polizia ferroviaria e 2 operai dei cantieri. Abbiamo dovuto mettere e togliere più di 40 transenne, posizionare una decina di cartelli di divieto di sosta, far rimuovere decine di automobili e spostare le fermate degli autobus per un paio d'ore. La prossima volta forse è meglio che il treno speciale si fermi ad Agliana'.
Michela Monti
Leonardo Biagiotti