Mazzanti lancia la sfida: "Il Pd dev’essere pronto per le elezioni a Pistoia"

La neo-guida provinciale del partito: "Cammineremo nel solco già tracciato". Poi l’affondo sul capoluogo: "Il sindaco Tomasi fugge dalle sue responsabilità".

Mazzanti lancia la sfida: "Il Pd dev’essere pronto per le elezioni a Pistoia"

Un momento dell’ultima assemblea

"Le priorità sono quelle di continuare nello stesso solco in cui si è mosso il partito fino ad oggi". Così Marco Mazzanti, neoeletto segretario provinciale del Partito Democratico, incontrando ieri la stampa per presentarsi e presentare le linee guida del partito. "Noi abbiamo avuto alle ultime elezioni amministrative dei buoni risultati – ha spiegato Mazzanti –, abbiamo riconquistato comuni dove era complicato rivincere le elezioni, ma grazie all’impegno delle tante persone sul territorio siamo riusciti a farlo. Purtroppo abbiamo anche fatto qualche scivolone, penso in particolare a Lamporecchio, e dovremo lavorare per recuperare questo terreno". Mazzanti ha poi spiegato di aver trovato "un partito vivo, che ha voglia di confrontarsi, che ha voglia di discutere e credo che il nostro modo di lavorare per essere costruttivi lo sia anche dove siamo all’opposizione". "Per esempio – ha detto ancora il neo segretario Pd - in questo momento il nostro deputato Marco Furfaro sta facendo degli emendamenti che daranno risposte importanti al territorio di Pistoia. Noi siamo una forza che ha la finalità di guidare i territori e su questo dobbiamo continuare a impegnarci, perché dove si amministra otteniamo buoni risultati".

Passando poi alle prossime sfide elettorali e in particolare per quanto riguarda il capoluogo, dove potrebbe esserci tempo fino al 2027, ma che con la ormai più che probabile candidatura dell’attuale sindaco, Alessandro Tomasi, alle regionali, i tempi potrebbero anche anticiparsi, Mazzanti ha detto che è sua intenzione incontrare quanto prima il Pd comunale, "proprio alla luce di ciò che potrebbe avvenire a breve". "Siamo di fronte a un sindaco – ha aggiunto Mazzanti, riferendosi a Tomasi - che fugge dalle sue responsabilità, perché lui ha avuto il mandato dai cittadini di Pistoia di amministrare la città per cinque anni, mentre fa un’altra scelta, da un punto di vista personale legittima, ma che da un punto di vista politico tradisce il mandato avuto dai cittadini. Per cui noi ci dobbiamo organizzare proprio a fronte di questo scenario che ci potrebbe portare alle elezioni anticipate a Pistoia. Credo che ci siano tutte le condizioni affinché il partito democratico possa riconquistare la guida della città, anche perché i risultati avuti da questa amministrazione in questi anni sono molto scarsi, non hanno una visione della città proiettata verso il futuro, ma si limitano alle pacche sulle spalle e a mettere un po’ di catrame in qualche buca e a installare qualche lampione".

"Le sfide che ci aspettano sono tante – ha aggiunto Stefania Nesi, presidente dell’assemblea provinciale del Pd – e siamo pronti ad accoglierle. È un n momento in cui abbiamo percepito, già nell’assemblea di pochi giorni fa, una grande spinta da tutti i territori. Sicuramente il comune capoluogo ha un ruolo centrale di traino, però anche i comuni più piccoli chiedono voce, attenzione e considerazione. C’è bisogno di ricompattarsi, costituire una base unitaria plurale, che è la vera vocazione del Partito Democratico".

Patrizio Ceccarelli