PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

Medaglie d’onore ai figli dei deportati: "Risarcimento morale. Vigiliamo sul presente"

La toccante cerimonia con il prefetto Messina a Palazzo Vivarelli Colonna "Oggi il conflitto israelo-palestinese: attenzione al rinascere dell’odio".

La toccante cerimonia con il prefetto Messina a Palazzo Vivarelli Colonna "Oggi il conflitto israelo-palestinese: attenzione al rinascere dell’odio".

La toccante cerimonia con il prefetto Messina a Palazzo Vivarelli Colonna "Oggi il conflitto israelo-palestinese: attenzione al rinascere dell’odio".

Due medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica sono state consegnate ieri, Giorno della Memoria, da parte del prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina, nel corso di una cerimonia che si è svolta nelle Sale di rappresentanza della Prefettura a Palazzo Vivarelli Colonna di piazza San Leone, ai familiari di due cittadini della provincia di Pistoia che durante l’ultimo conflitto mondiale sono stati deportati e internati nei lager nazisti. "Oggi – ha ricordato il prefetto Messina – ricorre l’80/mo anniversario dell’ingresso dell’armata russa nel campo di concentramento di Auschwitz, un luogo terribile, dove secondo me tutti, ma in particolare gli studenti, dovrebbero fare un viaggio d’istruzione, perché solo vedendo l’orrore da vicino, credo che la memoria diventi davvero indelebile. È un periodo, questo, di gravi conflitti – ha aggiunto il prefetto - Il conflitto israelo-palestinese è reale perché purtroppo lì ci sono migliaia di morti, però è anche un conflitto virtuale, che si combatte e si sviluppa sul web e dove purtroppo le false notizie dilagano e fanno rinascere l’odio antisemita".

I riconoscimenti alla memoria sono state consegnate al figlio di Angiolo Gherardini, internato militare nei campi di concentramento di Dusseldorf e Wupperthal, in Germania, dall’8 settembre 1943 all’8 maggio 1945; e alla figlia di Omero Canovai, internato militare nei campi di concentramento di Merics/Osrav e Barum Luneburg, in Germania, dal 9 settembre 1943 al 5 settembre 1945. "Ho voluto dare risalto – ha detto ancora il prefetto Messina - alla consegna di queste medaglie, che è una sorta di risarcimento morale che la Repubblica concede agli eredi, non essendo più in vita le persone deportate dai nazisti. Nel nostro caso abbiamo un cittadino di Quarrata e un cittadino di Pistoia".

Nel corso della manifestazione il senatore Vannino Chiti, presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, ha tenuto una prolusione sul significato della giornata, dove ha fatto riferimento anche al nuovo clima d’odio antisemita. "C’è questa preoccupazione, ci sono state anche alcune polemiche – ha affermato il senatore Chiti - e bisogna fare ogni sforzo per evitarle, perché la legge sul Giorno della memoria è stata approvata, e tra l’altro è anche una decisione internazionale delle Nazioni Unite, non solo del Parlamento italiano, perché abbia al centro la persecuzione del popolo ebraico, la shoah, quello che è stato lo sterminio degli ebrei, la deportazione di Rom, Sinti, oppositori politici ed ex militari. Questo è il centro, e dovremmo, oltre a riflettere, a provare commozione per quelle sofferenze, perché non si ripetano, anche riflettere tutti insieme su che cosa è stato fatto, facciamo e dobbiamo fare, perché quelle barbarie non tornino a ripetersi. Perché non è inevitabile che non ci siano più. Non è che tre generazioni fa nascevano persone con il marchio del male e noi invece nasciamo con il marchio del bene. Ci sono state ideologie, ci sono stati regimi, il nazismo, il fascismo che (le barbarie, nda) le hanno volute, perseguite e rese possibili. Quindi bisogna riflettere e operare perché queste non si ripetano".

Patrizio Ceccarelli