"Per una settimana, le segreterie dei nostri ambulatori hanno ricevuto decine di chiamate da parte di pazienti preoccupati perché non ricevevano più le ricette dematerializzate, per email o sms, dei farmaci che utilizzano, anche per patologie croniche. Ma tutto questo non dipende dai medici di famiglia". La aggregazione funzionale territoriale che raccoglie oltre 20 professionisti tra Montecatini, Massa e Cozzile, Ponte Buggianese, e Pieve a Nievole, chiarisce le origini del disservizio avvenuto la scorsa settimana. Dai tempi della pandemia, ormai, il sistema della ricetta dematerializzata è utilizzato da tutti i cittadini, con vantaggi anche per i medici. Il sistema che gestisce l’invio è di competenza dello Stato e della Regione, ma per ogni aspetto legato alle ricette, la gente fa sempre riferimento al medico di base. Il sistema di scrittura e spedizione delle prescrizioni dai sanitari ai pazienti subisce spesso continui blocchi, a volte di ore e ore, a volte più ridotti. Si tratta di un problema tecnico, hanno spiegato Regione e Asl, legato al sistema centralizzato gestito dalla società Sogei, società del ministero. Un problema che si è veroficato in varie regioni. I medici si ritrovano spesso a dover attendere la finestra di funzionamento del sistema per scrivere di corsa tutte le ricette arretrate e tentare di inviarle ai pazienti prima che torni il blocco. "Il funzionamento a singhiozzo – ha spiegato la Regione – ha causato dei sovraccarichi anche sui sistemi regionali. Tutti i tecnici sono al lavoro per potenziarli al massimo e far fronte al malfunzionamento temporaneo della piattaforma delle ricette elettroniche".
Da.B.