Ancora violenza e ancora una volta a farne le spese sono i professionisti che più di tutti sono in prima linea per garantire il benessere dei cittadini: i medici, così come tutti gli operatori delle professoni sanitarie. L’ultimo episodio nella nostra provincia è avvenuto domenica scorsa nel Pronto soccorso dell’ospedale di Pescia, dove un medico in servizio è stato colpito e preso a calci da una paziente, subito dopo arrestata grazie al pronto intervento degli agenti del commissariato locale.
Sul caso l’Asl chiarisce che: "Ad aggredire il medico è stata una giovane utente (22 anni), con un quadro di doppia diagnosi su un substrato di fragilità cognitiva seguita inizialmente dal Servizio per le Dipendenze e dal 2023 co-gestita dalla salute mentale e dai Servizi Sociali della Società della Salute della Valdinievole - Settore Tutela Minori. Nell’ultimo anno si è osservata una spirale in crescendoi: aggressioni ad operatori e terze persone, ripetuti interventi delle forze dell’ordine, denunce, segnalazioni alla Questura. La presa in carico territoriale da parte dei servizi e i diversi tentativi di inserimento presso strutture e comunità terapeutiche , non sono bastati a scongiurare quanto poi accaduto. Gli operatori dei vari servizi pertanto hanno segnalato la situazione ai tre procuratori di Firenze con richiesta di incontro al tavolo fasce deboli, vista la difficoltà a tutelare la persona in un percorso di cure volontario e nell’intento di evitare ulteriore escalation".
Sul caso interviene la nuova presidente dell’Ordine dei medici di Pistoia, la dottoressa Paola David, già membro della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. "La cronaca di questi giorni ci ricorda il permanente stato di emergenza sicurezza per gli operatori sanitari. Questo tema, che abbiamo affrontato anche in una riunione in prefettura nei mesi scorsi, necessita del supporto e dell’intervento di tutte le istituzioni del territorio". Paola David, presidente provinciale dell’ordine dei medici, commenta così l’aggressione avvenuta domenica scorsa all’ospedale di Pescia, e ci tiene a rivolgere tutta la sua solidarietà al collega vittima della violenza. La paziente, arrestata poco dopo dagli agenti del commissariato, grazie alle nuove normative a tutela del personale medico e sanitario, avrebbe tirato con violenza un calcio contro il dottore. "Come ordine di Pistoia – prosegue la dottoressa David – siamo da tempo operativi sul tema, avendo promosso i braccialetti per la sicurezza del personale di guardia medica già nel settembre 2018, oltre alle proposte di formazione e di comunicazione da veicolare anche nelle scuole, per lo specifico ruolo educativo. Sul fronte interno, riteniamo che sia indifferibile l’adozione di misure per la gestione del rischio clinico in sanità a partire dai reparti più a rischio, come i pronto soccorso, la psichiatria e la guardia medica". La presidente dell’ordine provinciale dei medici fornisce un quadro preoccupante della situazione. "Ogni anno - sottolinea - sono quasi 20mila gli operatori sanitari aggrediti mentre svolgono il loro fondamentale lavoro, un dato in costante crescita a partire dagli anni post-pandemia. La violenza non può essere normalizzata, non possiamo renderla quotidiana. Occorre un cambiamento culturale, una riaffermazione profonda del rapporto medico paziente che era alla base del nostro Servizio sanitario nazionale".
Secondo la presidente David "è necessaria la consapevolezza dei cittadini di come l’insoddisfazione che provano non sia causata dai medici, ma è frutto di fattori organizzativi e contingenti indipendenti da loro. La carenza di personale, in primis, che provoca le lunghe attese, la scarsità di mezzi causata dal momento economico e dai tagli, le fughe dei medici stessi ed il calo vocazionale in gran parte indotto da queste situazioni". La dottoressa David auspica che "vengano applicate le nuove misure richieste da tempo dalla federazione nazionale".
Da.B.