Messa in ricordo. L’altare sull’ala di un aereo

Autunno di eventi per l'associazione "Giak nuotatore volante" in memoria di Giacomo Di Napoli, campione scomparso due anni fa. Cerimonie e manifestazioni sportive per onorare il giovane talento.

Messa in ricordo. L’altare sull’ala di un aereo

Messa in ricordo. L’altare sull’ala di un aereo

Nuovi eventi in programma in autunno per "Giak nuotatore volante", l’associazione no profit che porta avanti iniziative sociali in ricordo di Giacomo Di Napoli, il giovane campione di volo scomparso l’11 luglio di due anni fa in un incidente aereo mentre si allenava per i mondiali di acrobazia in aliante. Il 21 settembre è previsto il galà "Per Giacomo" al teatro Manzoni di Pistoia, mentre in ottobre si svolgerà la manifestazione sportiva "L’atleta al centro". In occasione del secondo anniversario giovedì 11, alle ore 18,05, momento del tragico incidente, con una commovente cerimonia è stata posta una corona d’alloro ai piedi del monumento intitolato a Giak, installato nell’area del campo di volo i Pinguini di Santonuovo. Insieme ai genitori Gennaro e Cristina, ai familiari e agli amici, erano presenti diverse autorità, tra cui Luca Benesperi sindaco di Agliana (dove Giacomo risiedeva con la famiglia) e Tommaso Scarnato assessore in rappresentanza del sindaco Gabriele Romiti di Quarrata, città legata al giovane non solo perché aveva frequentato assiduamente l’aviosuperficie di Santonuovo, ma anche perché era stato un ottimo studente al liceo artistico Petrocchi di via Montalbano e aveva praticato equitazione al centro ippico di Bavigliano. Dopo la deposizione della corona, don Salvatore, cappellano militare dell’istituto di scienze militari aeronautiche di Firenze, ha celebrato la messa sull’altare allestito sull’ala dell’Aereo I-6478. Al termine, mentre parenti e amici hanno letto pensieri dedicati a Giacomo, i due istruttori del campo di volo, Antonio “Mimmo“ Buoncristiani e Simone Baldecchi, hanno solcato il cielo in coppia, dedicando il loro volo al giovane che tante volte, si era librato da quello stesso prato davanti ai loro occhi.

Daniela Gori