"Darò un incarico per un progetto complessivo sull’Agna che salvaguardi la zona industriale e le altre aree di Montale colpite dall’alluvione". Il presidente della Regione Toscana e commissario straordinario per l’alluvione Eugenio Giani ha assicurato l’impegno per la messa in sicurezza dell’argine dell’Agna la cui rottura il 2 novembre scorso ha messo in ginocchio buona parte della zona industriale di Montale. "Sull’Agna c’è bisogno di un intervento strutturale – ci ha spiegato – il fiume Agna è pensile, cioè ha un letto di livello superiore al livello del territorio circostante dove sorgono più di 50 aziende, per questo quella è una situazione particolarmente a rischio. Per questo ci vorrà il progetto complessivo che preveda una cassa di espansione e un potenziamento strutturale dell’argine". Le parole del presidente della Regione fanno capire che il lavoro di tamponamento dell’argine eseguito nel momento dell’emergenza da parte del Genio Civile va considerato come un intervento indispensabile ma non risolutivo perché ci dovrà essere un lavoro più organico sulla base di un progetto specifico riguardante gli argini dell’Agna. Un progetto sull’Agna come quello preannunciato da Giani sarebbe una novità assoluta perché nessun intervento così organico era mai stato previsto negli scorsi anni. Sui timori di un fenomeno di deindustrializzazione del paese, con conseguenze molto preoccupanti sullo sviluppo economico della zona, Giani rassicura che "è una cosa che si può senz’altro evitare, proprio con un progetto come questo".
Giacomo Bini