
Le mimose sono già fiorite (foto d’archivio)
Pistoia, 29 febbraio 2024 – Oggi finisce il mese di febbraio eppure, ammirando le nostre campagne oppure salendo di qualche centinaio di metri in collina, sembra di essere ad aprile inoltrato. Tutta colpa di un inverno che, ad oggi, di fatto non è quasi mai iniziato con tutte le ripercussioni del caso che questo provoca: da un punto di vista economico, in special modo per le attività ricettive sciistiche del nostro Appennino, ma anche da un punto di vista ambientale e naturalistico visto che si sta assistendo a fioriture decisamente fuori stagione per le nostre latitudini. E questo, se all’occhio umano può sembrare un qualcosa di bello da vedere, si porta con sé una moltitudine di problemi.
“Ci troviamo con le mimose che sono già a fine fioritura – afferma Paolo Giorgi, vicepresidente di Coldiretti Pistoia – mentre in montagna, prima della nevicata che c’è stata nei giorni scorsi, avevamo l’erba medica alta 10 centimetri, ovvero lo sviluppo che ha ad inizio maggio. Per molti può sembrare un toccasana per il nostro ambiente ma, invece, c’è da stare attenti e lo dico agli operatori del settore. Con queste stagioni irregolari, infatti, c’è da cogliere il momento giusto per la semina sapendo che veniamo da un autunno che, con gli eccessi di pioggia di novembre e febbraio, ci lascia dei problemi".
Negli occhi di tutti, infatti, restano le problematiche, e gli ingenti danni, che il settore ha dovuto contrastare di fronte all’ondata di piena del 2 novembre scorso fra Quarrata, Montale e le province vicine di Prato e Firenze: un evento che, per esempio, non ha permesso di seminare il grano.
“Di fronte all’ingente quantità di acqua caduta in provincia e relative alluvioni e smottamenti in collina – prosegue Giorgi – l’aspetto del grano è sicuramente importante, tanto che la stima fatta parla di una presenza nei campi inferiori al 20% rispetto alla normale produzione e, per evitare di rimanere fermi del tutto, i produttori a gennaio hanno addirittura seminato l’orzo. Non solo: la presenza di questa grande quantità di acqua ha impedito la produzione in pieno campo di piselli e baccelli". Se il fattore piogge continua ad essere presente da qualche mese a questa parte, adesso si va comunque verso la primavera e con temperature sempre più alte: di conseguenza, ecco che arrivano nuovi avversari da combattere.
“Il momento attuale sta favorendo la crescita nei campi delle erbe infestanti – conclude Paolo Giorgi – e questo sarà un problema per la semina primaverile del mais: occorrerà che i campi si asciughino e si dovranno effettuare le lavorazioni per ripulirli dalle stesse erbe. Bisogna stare pronti a tutte le evenienze che il meteo ci porta e reagire in tempi celeri, sapendo che i costi per ogni variazione lievitano". Il tutto senza dimenticare che su altri fronti, vedi piante, viti e ulivi, le temperature sopra la media del periodo vanno ad accelerare la vegetazione e la fioritura, aspetti tutt’altro che positivi sul medio periodo.