"Un documento che guarda a ciò che è stato fatto e a quel che si farà. Le alluvioni sono purtroppo sempre più frequenti e il “rischio zero“ in termini di messa in sicurezza idro-geologica non esiste. Si può invece attuare una politica di mitigazione del rischio ed è quel che continueremo a fare, in collaborazione con gli Enti preposti per legge in materia". E’ così che il sindaco Gabriele Romiti ha commentato il documento sulla mitigazione del rischio idrogeologico redatto dal Comune insieme al Genio Civile, al Consorzio di Bonifica Medio Valdarno e a Legambiente. E’ stato presentato ieri. E’ un piano messo a punto partendo dall’elenco di interventi da attuare sul territorio di Quarrata trasmesso dal Consorzio: per mitigare il rischio idraulico residuo sarebbero necessari interventi per 135 milioni di euro complessivi, intervenendo sui corsi d’acqua interessati dall’alluvione del novembre 2023. Un lavoro che dovrebbe coinvolgere anche i comuni vicini, considerando che le alluvioni sul territorio quarratino si generano anche dal sistema dei corsi d’acqua arginati che provengono dai versanti circostanti: secondo il documento congiunto, sarebbero necessarie opere idrauliche e casse di espansione da fare nei territori comunali di Pistoia (sull’Ombrone), Serravalle (sullo Stella) e Prato. Oltre 130 milioni di opere dicevamo, ma che sono attualmente prive di finanziamento.
Sono invece state ultimate le nove operazioni di somma urgenza dal Consorzio per 1.924.000 euro, finanziati dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile attraverso la Regione Toscana. Ma quali sono le opere in corso allo stato attuale a Quarrata?
Sono in corso i lavori di sistemazione e messa in sicurezza della cassa di espansione di Ponte alle Vanne, di sistemazione delle acque basse alla Querciola, di miglioramento idraulico dell’Ombroncello a Barba, di realizzazione del terzo lotto della cassa d’espansione di Pontassio sullo Stella (con il termine fissato per i primi mesi del 2025). Il Comune di Quarrata, a oggi, ha realizzato due casse di espansione per le acque alte a Case Carlesi sull’Ombrone e Pontassio sulla Stella, mentre, per le acque basse, sono state realizzate anche una cassa di espansione a Olmi, e una sulla Senice, in via di Mezzo. Un’altra troverà spazio entro il 2026 sul fosso delle Mulina e di Lucciano, mentre per quella sul fosso Falchereto è iniziata la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo.
Decisamente più lungo l’elenco dei lavori allo stato progettuale, fra i quali spicca la mitigazione del pericolo idraulico nell’area di Galigana, Olmi, Casini, Falchero e l’ampliamento dei volumi di laminazione (il cui progetto di fattibilità tecnica ed economica è in corso di redazione).
"Un documento che rispecchia un metodo di lavoro che condividiamo in pieno, fondato sull’approccio tecnico-scientifico e sulla condivisione ed esperienza dei cittadini – ha concluso Daniele Manetti, presidente di Legambiente Quarrata –. Il problema della mitigazione del rischio e relativa messa in sicurezza del territorio non riguarda solo Quarrata e non si risolve solo a Quarrata: tutti devono fare la propria parte, compreso il Comune di Pistoia con il progetto della cassa di espansione all’ex-campo di volo".
Giovanni Fiorentino