Investire decentrato, ovvero salvaguardare anche quei luoghi antichi che pur essendo "lontani dagli occhi" sono in realtà assai "vicini al cuore". A beneficiarne grazie alla generosità di più realtà – Fondazione Caript, Chianti Banca Mutua e Banca Alta Toscana Mutua – è stato il Molino di Berto, all’Orsigna, che nelle ultime settimane ha potuto ammodernarsi in termini di risparmio energetico. A raccontare cosa sia stato fatto è il segretario dell’associazione "3 Mulini", Alessandro Sabatini. "Il Molino disponeva di un vecchio camino aperto che però oltre a produrre molto fumo disperdeva anche un sacco di calore – spiega -. Gli stessi infissi erano talmente datati e usurati che male assolvevano alla loro funzione. Adesso abbiamo potuto sostituire il camino con uno di tipo chiuso con apposito sistema di ventilazione e alimentato a legna, materiale rinnovabile del quale ampiamente disponiamo qui all’Orsigna, e cambiare anche gli infissi, capaci di evitare dispersioni. Che fosse arrivato il momento di intervenire era stato evidente guardando ai consumi dell’inverno: troppo elevati per il beneficio ottenuto. Queste opere ci consentiranno di risparmiare in termini economici e assicurare il comfort nella struttura a vantaggio di tutti i fruitori. Il contributo di Fondazione Caript, Chianti Banca Mutua e Banca Alta Toscana è stato importantissimo e ribadisce ancora una volta l’impegno di queste realtà anche a sostegno di luoghi periferici e meno fortunati, ma comunque meritevoli di attenzione".
Il Molino di Berto, ricordiamo, è stato rimesso in moto dall’associazione "3 mulini" dopo lunghi anni di stop tornando a servire gli associati che qui conferiscono il prodotto fresco, la castagna, e ritirano il finito. Il Molino inoltre è inserito nell’itinerario detto de "la vita quotidiana", uno dei sei oggi inserito nell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese che permettono di conoscere il territorio montano attraverso i segni che il rapporto fra uomo e ambiente ha lasciato durante secoli di storia.
l.m.