Le condizioni meteo portano con sé uno strascico che penalizza le aziende agricole nel pistoiese, in collina ed in pianura. L’episodio più grave (come abbiamo raccontato a pagina 3) è avvenuto sulle colline di Quarrata, dove una slavina ha distrutto l’azienda di un produttore di piante grasse sulle colline del Montalbano a Forrottoli. Ma, a macchia di leopardo, a valle, diversi vivai ornamentali sono sotto l’acqua, con danni potenziali importanti. "Tutto da rifare, ma il rischio abbandono è serio - spiega Dario Mancini, segretario di zona Coldiretti a Quarrata, in merito alla situazione dell’azienda Drovandi –, si tratta di insediamenti produttivi in terreni marginali, che solo l’opera dell’imprenditore agricolo ha reso fruibile. Purtroppo nulla ha potuto contro una valanga di terra e acqua venuta dall’alto". Sempre in collina conseguenze anche per gli agriturismi e le altre attività.
"Stiamo monitorando la situazione e constatiamo come le conseguenza si abbattano a macchia di leopardo in modo molto pesante su alcune realtà produttive – continua Coldiretti –. Danni anche a valle, dove diversi vivai sono sotto l’acqua: alcuni subiranno conseguenze importanti". Con rischi per la sopravvivenza delle stesse piante ornamentali: "Se l’acqua non defluisce in fretta rischiano di soffocare sotto la melma", spiega Alessandro Caramelli, un imprenditore agricolo che al momento conta 50 mila piante sott’acqua.
I danni non sono pochi, ma al momento non è possibile fare delle stime sulle conseguenze economiche e non solo (immediate e in prospettiva). "Dipenderà anche dal meteo, visto che l’allerta è ancora in corso – precisano da Coldiretti –. Noi continuiamo a raccogliere segnalazioni dalle aziende associate e a fornire supporto concreto in queste ore difficili, lavorando a stretto contatto con le autorità locali per affrontare la crisi".