Nella prima mattina di ieri si è presentata davanti al presidio ospedaliero sammarcellino la troupe del Tg3 regionale, accolta dai sindaci dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano, oltre a Franco Del Re per la minoranza consiliare di San Marcello Piteglio, cittadini e rappresentanti dell’Asl. Il dottor Daniele Mannelli, direttore della rete territoriale sanitaria, che ha portato la voce dell’Azienda sanitaria ha rivendicato l’impegno ma, dopo aver messo a concorso la zona, se nessuno specialista la chiede, l’Asl può fare ben poco, salvo pubblicare un nuovo bando per zona carente straordinaria, che potrebbe attrarre una nuova figura. Il sindaco Bacci ha affermato: "in alcune zone del nostro Comune, che si sviluppa su 75 chilometri quadrati, significa due ore di viaggio". Mentre Del Re ha aggiunto: "Un problema che riguarda tutte le fasce di età –in particolar modo quelle più deboli, quindi il pediatra per i bambini ma anche il geriatra." In conclusione anche Luca Marmo ha sottolineato: "Ci sembra giusto affiancare i genitori in questa battaglia, perché quello che si va a ledere è il diritto alla salute". Anche i genitori che erano presenti, hanno avuto modo di esprimere il proprio disagio: "Non avere il pediatra significa non avere tutelato il diritto alla salute". Lo ha affermato Carlotta Guerrini, storica portavoce dei genitori della Montagna pistoiese. "Come possiamo sentirci sicuri – ha affermato uno dei genitori intervenuti - in una Montagna dove i bambini sarebbero assistiti un solo giorno alla settimana". Riavvolgendo il nastro, si tratta dello stesso scenario di quando, nella primavera del 2021, la dottoressa Perone scese a esercitare a Pistoia e gli ambulatori di Campo Tizzoro e Cutigliano chiusero i battenti.
Rimase attivo il solo ambulatorio di San Marcello tutti i mercoledì dalle 15 alle 18,30 presso il presidio ospedaliero di San Marcello, per sei mesi. Nell’ottobre dello stesso anno, disse Mannelli: "è stato deciso di unificare l’ambito con Pistoia, per poter avere pediatri e garantire ambulatori il più possibile vicino a casa. Ed è così che ora abbiamo la possibilità di scegliere i pediatri". Alla fine la soluzione venne trovata con l’arrivo della dottoressa Leila Capuzzo che assunse l’ambulatorio per i cinque giorni. Incarico che però è andato a finire con lo scorso mese di settembre riportando tutti i soggetti alla casella di partenza.
In attesa di nuovi sviluppi, il Comune di Abetone Cutigliano, grazie a un accordo con la dottoressa Donata Morelli e il supporto della locale Misericordia, ha attivato un ambulatorio mobile che garantisce assistenza il sabato mattina. Si tratta di una soluzione emergenziale ma che mitiga il disagio. Non resta che aspettare un colpo di fortuna che faccia trovare una figura professionale decisa a venire sui monti, come fece la dottoressa Capuozzo a suo tempo, oppure che gli aventi titolo escogitino qualcosa per attrarla. Così che le televisioni vengano a raccontare le bellezze della Montagna invece dei suoi problemi.
Andrea Nannini