Era un lavoratore esperto Sandro Maltagliati, lo era tanto più che di lì a poco sarebbe andato in pensione dopo anni di lavoro. La sua morte, schiacciato da un muletto nel piazzale della cartiera Panigada di Lanciole nella quale lavorava, lasciò tutti sconvolti. L’incidente avvenne il 9 febbraio del 2022. Sandro Maltagliati, di Vellano, aveva 56 anni e sarebbe andato in pensione pochi mesi dopo, se non fosse rimasto vittima di quel tragico incidente. Ieri mattina, davanti al giudice Alessandro Buzzegoli, pubblico ministero Chiara Contesini, è ripreso il processo per la sua morte. Imputati, con l’accusa di omicidio colposo, Stefano Panigada, 63 anni, montecatinese, amministratore unico della cartiera, difeso dagli avvocati Fabio Celli e Federico Rosellini, e Francesco Pascucci, 78 anni, delegato dal 2013 alla sicurezza dell’azienda, difeso dagli avvocati Fausto Malucchi e Riccardo Di Bisceglie. Giuseppe Liometti, 64 anni, pesciatino, che era alla guida del muletto che travolse Maltagliati, aveva scelto di patteggiare la pena.
Ieri mattina è stato a lungo ascoltato proprio Francesco Pascucci, che, in qualità di delegato alla sicurezza, ha esposto il piano specifico che era in vigore nell’azienda. Una realtà, secondo quanto esposto, molto all’avanguardia per quanto concerne i sistemi di sicurezza. Tutti i dipendenti avevano partecipato a più riprese ai corsi di aggiornamento in materia. Corsi ai quali avevano partecipato sia la vittima, che chi era alla guida del muletto, Liometti. La documentazione relativa all’aggiornamento sui sistemi di sicurezza è stata prodotta dagli avvocati della difesa. La famiglia di Maltagliati intanto è già stata risarcita. Il processo riprenderà a gennaio, con l’esame dei testi della difesa.
M.V.