Agliana, 21 settembre 2016 - Un uomo è stato trovato morto in un'abitazione di Agliana. Si tratta di un operaio di 52 anni, Giovanni Vecchio. Ad ucciderlo è stato il padre, Giuseppe Vecchio probabilmente al culmine di un litigio.
Il fatto è avvenuto questa mattina verso le 9. Il genitore, 87 anni, disabile, ha sparato con una pistola al 52enne, alla presenza di un altro figlio, convivente, di 47 anni, che ha dato l'allarme ai carabinieri della locale stazione. Probabilmente si trattava dell'ennesimo litigio tra fratelli terminato, questa volta, in tragedia. L'anziano è stato condotto in caserma.
La vittima era un ex dipendente di un'azienda tessile. Aveva smesso di lavorare a causa di una malattia agli occhi. L'arma con cui è stato ucciso, una pistola semiautomatica, era detenuta illegalmente. Nessuno dei tre componenti della famiglia, infatti, aveva il porto d'armi. Il padre che ha sparato contro il figlio da alcuni anni era semi-infermo: in casa si muoveva con l'aiuto di un deambulatore, mentre per uscire usava una carrozzella. La moglie era morta da alcuni anni. I tre uomini vivevano insieme nell'appartamento dove è avvenuto il delitto.
La dinamica esatta dell'accaduto è al vaglio degli investigatori, che hanno sequestrato la pistola e un bossolo trovati accanto al cadavere. Sul posto oltre ai carabinieri e volontari della Misericordia sul posto, il sostituto procuratore Linda Gambassi e il medico legale Alberto Albertacci. L'autopsia sarà, con tutta probabilità, eseguita domani.