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Morto dopo il concerto, disposta una nuova perizia

Antonio Morra, 47 anni, fu colpito dopo una discussione all’uscita dal palasport. L’incarico alla dottoressa Toni, si torna in aula a marzo. Due gli imputati

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Il sopralluogo della polizia al Mandela Forum

Pistoia, 11 dicembre 2024 – Sarà una perizia, disposta dal gup Fabio Gugliotta nell’ambito del processo in abbreviato, a stabilire cosa abbia causato la morte di Antonio Morra, il pistoiese di 47 anni ucciso al termine del concerto dei Subsonica al Mandela Forum di Firenze, lo scorso 11 aprile. Si torna in aula il 25 marzo dell’anno prossimo, quando il perito, la dottoressa Chiara Toni, riferirà in aula l’esito del suo lavoro. Il quesito assegnatole dal giudice verte sulla parte centrale del procedimento. E cioè se ad uccidere Morra sia stato il pugno da dietro sferrato da Senad Ibrahimi (accusato di omicidio preterintenzionale, difeso dagli avvocati Lapo Bechelli e Luca Maggiora) o quello frontale di Cristian Corvo (imputato per lesioni gravissime, difeso dall’avvocato Alberto Russo), a provocare la rovinosa caduta dalla scalinata del palazzetto che Morra stava scendendo quando ebbe l’alterco con gli addetti della ditta di facchinaggio.

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La dinamica, ricostruita grazie ai video delle telecamere di sorveglianza, cattura il momento esatto in cui Morra riceve il primo colpo e, mentre cade in avanti, incassa poi il secondo, che lo ’rimbalza’ indietro e lo fa crollare al suolo, dove violentemente sbatte la nuca. L’obiettivo della perizia sarà anche quello di stabilire quale dei movimenti di nuca e collo della vittima, provocati dai colpi dei due facchini, è stato fatale. Con il primo pugno, nello specifico, ci sarebbe stata una flessione, come spiega la consulenza del medico legale incaricato dal pm Alessandro Piscitelli, Martina Focardi, mentre con il secondo si sarebbe verificata un’iperestensione “mortale”.

Da capire anche quanto ha inciso la caduta di Morra e l’impatto con il suolo. Le immagini delle registrazione mostrano il 47enne seduto assieme alla moglie. Forse i due discutono, l’uomo a un certo si alza in piedi e con un passo incerto scende le scale. In fondo alla rampa c’è il gruppetto di facchini che attendono l’uscita del pubblico per iniziare il loro lavoro. Morra scambia alcune battute e a un certo punto uno dei facchini, Ibrahimi, in piedi alle sue spalle, gli scarica un colpo fortissimo alla nuca. Il video avrebbe però dei “buchi”. E in uno di questi si colloca l’altro colpo di Corvo. Poi il crollo a terra e la collisione con la pietra della scalinata. Nel procedimento, si sono costituite parti civili la moglie e i figli di Morra, assistiti dall’avvocato Samuel Stampigli, e i suoi genitori, seguiti dal legale Pietro Conte.

ste.bro.