
La famiglia di Sabri Jaballah, morto sul lavoro nel 2021
Pistoia, 12 febbraio 2023 – E’ stato raggiunto in extremis, proprio il giorno prima rispetto all’udienza preliminare al tribunale di Pistoia dinanzi al gup Luca Gaspari, l’accordo risarcitorio fra la società Millefili Spa e la famiglia Jaballah.
La vicenda è quella relativa alla tragica morte sul lavoro di Sabri, giovane operaio di appena 21 anni deceduto il 2 febbraio 2021 dopo essere rimasto intrappolato all’interno di un macchinario apriballe della ditta di Montale.
Proprio a fine gennaio sia dalla famiglia Jaballah che dal loro avvocato, Cristiano Giovannelli del foro di Pistoia, era arrivato l’auspicio di potere trovare un accordo risarcitorio con la Millefili Spa, così da evitare «il calvario di doversi costituire parte civile nel processo». Alla fine l’accordo di massima è arrivato, anche se le cifre per il momento non sono state rivelate.
La somma andrà formalizzata nelle prossime settimane e soprattutto necessiterà dell’autorizzazione del giudice tutelare. La Millefili Spa ha infatti accettato di riconoscere il risarcimento alla famiglia ‘allargata’ Jaballah. E quindi non solo padre, madre e due fratelli, ma anche i tre zii e i due cugini. Nove persone in totale, quindi, di cui quattro sono minorenni. Da qui la necessità del passaggio dal giudice tutelare.
«Fin dall’inizio la famiglia si è battuta affinché venisse riconosciuto il concetto di un unico nucleo familiare in ambito risarcitorio – spiega l’avvocato Giovannelli –, e alla fine siamo riusciti a ottenere un risarcimento graduale per ognuno di loro.
Un esito niente affatto scontato. Abbiamo ritenuto che giungere a un accordo sul risarcimento fosse il modo migliore per mettere un punto a questa prima fase della vicenda, evitando così un altro calvario in un processo penale che si preannuncia lungo e complicato». In fase di trattativa con la Millefili Spa, la famiglia Jaballah non ha mai abbassato le richieste risarcitorie, perché «di fronte alla tragica morte di Sabri tutto passava in secondo piano». «Per i parametri previsti in materia è stato ottenuto tutto ciò che era possibile vedersi garantito – aggiunge l’avvocato della famiglia Jaballah –. Adesso, una volta sottoscritto l’accordo, la Millefili procederà con la liquidazione del risarcimento.
Un elemento che verrà portato anche in sede processuale, dove a questo punto nessun componente della famiglia Jaballah si costituirà parte civile».
Tornando proprio al processo, l’udienza preliminare è stata rinviata per il legittimo impedimento di uno degli avvocati difensori degli imputati.
Ricordiamo che il pm del tribunale di Pistoia, Chiara Contesini, ha chiesto il rinvio a giudizio a vario titolo di Gabriele Galli, Andrea Rosati, Fabio Faggi e Alessandro Reali. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Sabri nello svolgere attività di pulitura del macchinario sarebbe rimasto incastrato nel rullo cilindrico dell’apriballe, e l’assenza dei sistemi di sicurezza ne avrebbe causato il successivo stritolamento. L’udienza preliminare è stata rinviata a maggio e questo sarà il termine ultimo per gli imputati per chiedere il patteggiamento o il giudizio abbreviato.