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Un’immagine di Massimo Tuci durante una corsa, aveva 57 anni
Pistoia, 23 febbraio 2025 – Una delle sue grandi, grandissime passioni era il podismo e nel cuore aveva sempre la Pistoia-Abetone, e non era raro, incrociarlo di primo mattino, mentre si allenava. “Lo trovavo sempre alle sette – lo ricorda per noi l’amico e collegha Enrico Baldi – e mi diceva sempre “non importa quanto ci metto, l’importante è arrivare all’Abetone“ e a volte gli andavo dietro con la mia Cinquecento ”, ricorda ancora Enrico, col pianto in gola.
La corsa di Massimo Tuci è finita nella mattina di sabato, quando il suo cuore si è fermato, al termine di una lunga guerra combattuta contro la grave malattia che lo aveva colpito.
Aveva 57 anni e si porta via una storia di lavoro, di impegno per gli altri, di sport e di allegria che ha saputo regalare a tutti coloro, ed erano tantissimi, che facevano parte del suo mondo.
Da giovanissimo Massimo Tuci era entrato alla Breda, quando era AnsaldoBreda, come elettricista, e si occupava del collaudo dei treni, e nel grande stabilimento di via Cigiliegiole è poi rimasto quando è diventato Hitachi Rail, lavorando negli uffici.
Poi “per acclamazione”, ed è sempre Enrico Baldi che lo ricorda per noi, divenne presidente del Cral Breda, oggi Cral Hitachi, da sempre una fucina di attività sportive, sociali e culturali.
Massimo era stato presidente della Polisportiva e si deve a lui la ripartenza della Scuola Calcio. Poi erano le arti marziali ad appassionarlo: era cintura nera di judo e in passato aveva giocato a basket, a livello amatoriale, insieme a Mario Menicacci, indimenticabile e indimenticato Marione. A Massimo Tuci si devono anche la Biciclettata e la Rinkorriluppolo, una gara goliardica enogastronomica nata dentro il Cral Breda e poi proseguita con il Cral Hitachi.
Ma non è ancora tutto, perchè fino a quando ha potuto è stato donatore di sangue nella grande famiglia dell’Avis di Pistoia. Il padre di Massimo era Viviano Tuci, scomparso il 7 gennaio scorso. Anche Viviano aveva lavorato per tanti anni alla Breda, era stato presidente del Cral, ma soprattutto era stato il volto dell’Avis. La vita di Massimo era stata segnata da grandi dolori, come la prematura scomparsa della sorella Perla e della madre Carla, persone amabilissime.
“La famiglia Tuci – commenta per noi il presidente dell’Avis di Pistoia, Igli Zannerini – ha dato tanto alla comunità in termine di impegno sociale, di volontariato e di solidarietà”. Grande la vicinanza alla moglie Valentina, alla figlia Chiara, alla sorella Stella Marina e a tutti gli altri familiari. Chi desidera rendere l’ultimo omaggio a Massimo Tuci può farlo alle cappelle del commiato della Croce Verde, in viale Fermi, a Sant’Agostino, fino alle 15 di domani.
l.a.