Prof delle superiori vende anche integratori alimentari: maxi sanzione della Guardia di Finanza

Pistoia, il caso di un’insegnante che non aveva chiesto l’autorizzazione al suo istituto a svolgere un secondo lavoro. Gli approfondimenti investigativi delle Fiamme Gialle hanno fatto scoprire l’attività della donna. Multata anche l’azienda privata

La Guardia di Finanza in un'immagine di repertorio

La Guardia di Finanza in un'immagine di repertorio

Pistoia, 17 luglio 2024 – Insegna in una scuola superiore e vende online integratori alimentari, ma il ministero dell'Istruzione non l'aveva autorizzata. È quanto scoperto in provincia di Pistoia dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di Finanza che, a seguito di approfondimenti investigativi, ha scoperto il secondo lavoro di una docente di una scuola superiore.

L'insegnante si era dedicata per un paio di anni alla vendita sul web di integratori per conto di una società del nord Italia, l'attività però non era autorizzata dalla struttura competente del dicastero come invece prescritto dalla legge.

Un errore che adesso le costa il 100% dei ricavi: come spiegano in effetti gli investigatori, dovrà versare tutti i quasi 10.000 euro di provvigioni nel frattempo incamerate alla pubblica amministrazione. Risorse che andranno ad alimentare il fondo di produttività, secondo la previsione di legge.

La docente non è l'unica in realtà a dover pagare dazio. Ad essere colpita è l'azienda stessa che le aveva conferito incautamente l'incarico senza essersi prima accertata dell'esistenza di un'autorizzazione: è stata sanzionata per 2.500 euro, multa che, riferiscono i finanzieri, ha già pagato. Il dettato normativo, del resto, non lascia margini interpretati.

Vantando un contratto a tempo pieno, le regole vigenti imponevano all'insegnante di non svolgere un altro incarico retribuito se non debitamente autorizzato dal datore di lavoro pubblico chiamato a valutare profili di incompatibilità, a tutela della salvaguardia dell'imparzialità della pubblica amministrazione.

Elemento che è finito, invece, sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle che dal 2018, a seguito di un protocollo d'intesa stipulato con il ministero della Pubblica amministrazione, sono chiamate a svolgere anche un'attività di monitoraggio sul rispetto della disciplina degli incarichi e il cumulo di impieghi nel settore pubblico.