Pistoia, 12 settembre 2024 – “Non esiste l’ordinanza comunale che istituisce il limite di 40 chilometri orari al Pontenuovo, dunque tutte le multe fatte con l’autovelox in quel tratto sono illegittime”. Questa la conclusione a cui è arrivato un cittadino di Montale, dipendente della pubblica amministrazione e laureato in giurisprudenza, che per fare ricorso a una sua multa presa in quel tratto di strada si è preso la briga di inviare una serie di richieste al Comune di Pistoia, alla Provincia e alla Prefettura. Pur preferendo che non venga pubblicato il suo nome, il cittadino montalese ci ha fornito l’intera documentazione della fitta corrispondenza intercorsa tra lui e gli uffici pubblici interessati. Insieme a quesiti sulla omologazione dell’autovelox (che risulta non esserci) e sui cartelli, la richiesta più importante e apparentemente più semplice era quella di una copia dell’ordinanza che istituisce il limite di velocità in quel tratto di strada.
La richiesta è stata inviata alla Provincia e al Comune di Pistoia il 22 giugno scorso. Non avendo ricevuto le risposte che chiedeva, tranne che dalla Prefettura, il 19 luglio il cittadino ha inviato una segnalazione al Responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione del Comune di Pistoia.
La Provincia ha risposto il 1 agosto 2024, che secondo il Codice della Strada (articolo 3 comma 7): “L’istituzione di un limite di velocità di 40 chilometri orari, in quanto il tratto di strada si trova in un centro abitato, è di competenza del Comune che adotta tale provvedimento sentito il parere dell’ente proprietario”. Dunque non esiste un’ordinanza provinciale perché il limite di velocità è di competenza del Comune. La Polizia Municipale di Pistoia ha risposto il 13 agosto di avere “sollecitato” il servizio infrastrutture del Comune perché fornisse la documentazione richiesta, cioè l’ordinanza istitutiva del limite, che evidentemente non era presente sui tavoli della stessa Polizia Municipale. Dopo un incontro con i funzionari dell’ufficio tecnico comunale è arrivata al cittadino una risposta del dirigente del servizio infrastrutture Francesco Venturi e del funzionario alla mobilità Luca Moriconi che ammettono che: “L’ordinanza non è stata trovata”.
Ecco il testo della risposta: “Da un’accurata ricerca negli archivi cartacei ed elettronici dell’ente il provvedimento richiesto non è stato trovato. Il ritardo della presente risposta è dovuto alla complessità della ricerca del suddetto documento”.
L’ufficio comunale aggiunge che “il cartello che segna il limite di 40 chilometri orari è esistente almeno dall’anno 2011”. Circostanza questa contestata dal cittadino dopo una ricerca su googlemap.
Ma quello che conta è che l’ordinanza comunale “non è stata trovata”. L’ufficio aggiunge che “nei giorni scorsi è stato chiesto alla Provincia il nulla osta per formalizzare l’istituzione del suddetto limite di velocità”.
Ma intanto, pur senza nulla osta e senza ordinanza, sono partiti migliaia di verbali di contravvenzione. Il ricorso contro la multa presentato dal cittadino montalese sostiene anche l’inadeguatezza dei cartelli e la mancata omologazione dell’autovelox, ma l’argomento più importante è la mancanza dell’ordinanza.