DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Municipale, ancora uno scossone. Il comandante chiede di trasferirsi

Pippi, alla guida dal primo gennaio, avrebbe presentato domanda di mobilità al Comune di Uzzano. L’assessore Silvestri conferma: "Motivi personali". Il nuovo passaggio dopo la vicenda giudiziaria di Gatto.

Il comandante della Polizia Municipale, Alessandro Pippi (a sinistra) che è subentrato a Domenico Gatto (a destra) dallo scorso gennaio

Il comandante della Polizia Municipale, Alessandro Pippi (a sinistra) che è subentrato a Domenico Gatto (a destra) dallo scorso gennaio

Alessandro Pippi, comandante della polizia municipale dal primo gennaio scorso, ha presentato domanda di mobilità al Comune di Uzzano. La notizia è emersa in seguito a un’interrogazione appena presentata dal consigliere di minoranza Andrea Bonvicini (Fanucci Sindaco). "Interroghiamo il sindaco Claudio Del Rosso – dice l’esponente dell’opposizione – per sapere se il comandante da lui scelto, abbia chiesto realmente la mobilità verso Uzzano o un altro Comune. Vogliamo sapere in quali fasce il comandante è presente in ufficio e i motivi per cui molti permessi non siano stati firmati e consegnati ai richiedenti (soprattutto anziani) negli orari del mattino, periodo di afflusso massimo del pubblico. Vogliamo sapere se, nel caso di permessi non firmati da Pippi, è stata data la delega ad altro personale".

Marco Silvestri, assessore alla polizia municipale, conferma che "Pippi ha presentato domanda di mobilità, alla quale non è detto che segua il suo effettivo trasferimento, per motivi esclusivamente personali". Il documento depositato da Bonvicini all’ufficio protocollo, in queste ultime ore, ha fatto il giro della città, destando un certo stupore, visto il breve tempo in cui il comandante è alla guida degli uffici di via del Salsero. La mancata conferma dell’ex comandante Domenico Gatto e la sua sostituzione sono stati senza dubbio atti annunciati, fin dall’insediamento dell’attuale amministrazione. Tutto nasce da una complessa vicenda giudiziaria. L’ex comandante della polizia municipale e cinque agenti in servizio all’epoca dei fatti sono accusati a vario titolo di diversi reati, dal falso in atto pubblico, alle lesioni e alle calunnia. Il procedimento penale è tuttora in corso. La giunta di Luca Baroncini, a suo tempo, decise di confermare Gatto nel suo ruolo, dopo un breve periodo di trasferimento all’ufficio urbanistica.

Di tutt’altro avviso sono stati il sindaco Del Rosso e i suoi assessori. Ferma restando la presunzione di non colpevolezza, la giunta ritiene che una funzione del genere non possa essere svolta da chi deve chiarire certe accuse. Nei mesi scorsi, sei agenti della polizia municipale hanno scritto una lettera al sindaco Del Rosso per protestare contro l’eventuale revoca del comando a Gatto, minacciando di andare via se ciò fosse accaduto. Sulla vicenda hanno espresso forti perplessità sul comportamento degli agenti anche i sindacati, che hanno preso le distanze da questo comportamento. Alla fine, quattro dei sei firmatari hanno formulato ufficialmente le scuse a Del Rosso per la lettera inviata. Per tutto gli agenti coinvolti, in ogni caso è partito un procedimento disciplinare.

Daniele Bernardini